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Sciopero Cgil e Uil. Alta l'adesioni nei nostri settori. Genovesi e Panzarella: salute e sicurezza sul lavoro sia un tema prioritario non solo di Uil e Cgil, ma di tutta la politica e del governo.

Sicurezza sul lavoro. FenealUil e Fillea Cgil: in tutte le regioni e province autonome lo sciopero sarà esteso alle 8 ore, come per l'edilizia, anche nel legno-arredo, lapidei, cemento, laterizi.  

È stata raggiunta l’ipotesi di accordo per rinnovare la parte economica del contratto unico dei materiali da costruzione - lapidei, laterizi, cemento -  Confapi Aniem, scaduto il 30 giugno 2022. Scarica

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22.02.14 Si è svolto il 18 febbraio  l’incontro tra la direzione del gruppo Holcim Italia e il coordinamento della RSU per svolgere un monitoraggio sull’andamento dell’accordo del 15 Aprile 2013 sulla riorganizzazione del gruppo e sui dati di chiusura anno 2013. Confermato anche per il 2013 l'andamento negativo, come raccontano in una nota i segretari di Fillea Filca Feneal Comotti, Boveri, Magno
 "l’azienda ha registrato un passivo di 24 ml di €, ha mantenuto sostanzialmente la stessa quota nazionale pari al 5% del mercato del cemento che aveva, e nel mercato del calcestruzzo che nel 2013 è calato del -20,5% rispetto all’anno precedente Holcim recupera un circa + 17% in termini di produzione. Per il 2014 l’azienda prevede un budget con -6 ml di perdita a parità di quote di mercato."
Nell'incontro il Coordinamento delle RSU e le OO.SS. hanno chiesto chiarimenti circa le insistenti voci di mercato che danno per imminente alcune cessioni da parte di Holcim "a tal proposito la direzione Italiana ha smentito che ci  siano accordi per la cessione degli impianti di calcestruzzi,per  la gestione con terzi delle cave, per cessione dell’impianto di Micro Mineral di Ravenna, ci siano trattative con terzi per il frazionamento della consistente area di Merone ove sono gli uffici e il centro di macinazione."
I sindacato hanno ribadito ai vertici dell'azienda che "i lavoratori hanno già pagato un elevato prezzo per il processo di riorganizzazione in corso e che pertanto è manifesta l’indisponibilità a procedere ad ulteriori riduzioni di perimetro occupazionale dell’azienda."
Dal versante degli investimenti produttivi "previsti e collegati al piano di riorganizzazione tra Holcim Italia e Holcim Calcestruzzi, si registra nel biennio 2013 e 2014 (a fronte dei 17.5 ml previsti) una spesa di 22 ml. Gli interventi significativi in termini di prospettiva produttiva sono stati realizzati (cava Faraona, adeguamento forno di Ternate, adeguamento Merone, avvio cava San Bovio)" prosegue il racconto dei sindacati, mentre per quanto la gestione degli esuberi "alla data attuale si registrano i seguenti numeri: 32 Lavoratori aderenti alla mobilità,2 Lavoratori trasferiti a società del gruppo nel perimetro europeo,34 Lavoratori rientrati per internalizzazioni di lavori all’interno del ciclo produttivo; i lavoratori che sono distaccati dalla CIGS presso aziende terze, sono 5.  Alla data attuale, a 6 mesi dall’avvio della CIGS, si è raggiunto il limite delle 49 eccedenze lavorative gestite in modo positivo per accedere al secondo anno di CIGS."
Sulla gestione della CIGS, i sindacato hanno evidenziato alcune criticità "efferenti alla collocazione di 20 Lavoratori (su un massimi di 110) a zero ore senza nessuna rotazione da Settembre 2013" ed al "mancato rientro dalla cassa per i lavoratori che hanno profili professionali fungibili con quei lavoratori che sono stati collocati in mobilità e alla definizione di fungibilità professionale tra Lavoratori anche in relazione ai carichi familiari."
Per la Holcim Aggregati e Calcestruzzi "le uscite sono state 21 sulle 20 previste dalla procedure di mobilità. Per quanto concerne gli impianti di Calcestruzzo che sono allocati nei pressi di grandi opere in via di esaurimento, abbiamo sollecitato la direzione ad avanzare delle proposte fattibili di ricollocazione del personale" proseguono Comotti, Boveri, Magno, che hanno posto all'azienda anche il 
problema "dell’eccessivo ricorso al lavoro straordinario nello stabilimento di Ternate che per noi non può essere compatibile con il piano di riorganizzazione in corso."
Previsti nelle prossime settimane "incontri territoriali tra RSU e OO.SS. con l’azienda per affrontare nei particolari le tematiche inerenti all’organizzazione del lavoro dei luoghi di lavoro e a metà Aprile si svolgerà un nuovo incontro per fare il punto della situazione" proseguono i sindacalisti, secondo cui "l'accordo di riorganizzazione inizia a produrre i primi risultati anche se permangono ancora delle criticità di ordine strutturale rispetto alla sua intera applicazione. Ribadiamo che l’obiettivo sul quale si sviluppata l’iniziativa sindacale era ed è, l’individuazione per tutti i lavoratori di una adeguata soluzione o in termini occupazionali o in termini previdenziali."
   

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