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Edilizia in crisi allarme Cgil «Sono a rischio altri 100 posti». Cento posti di lavoro appesi a un filo in quattro aziende edili in crisi. È l`allarme lanciato dal congresso della Fillea Cgil. Il nuovo segretario Roberto Rocchi: «In dieci anni persi più di tremila posti Ora cento sono in bilico con i fallimenti di queste ditte senza più commesse»

L'articolo:

Tremila posti di lavoro persi dal 2008 a12018, cento posti di lavoro appesi a un filo in quattro aziende che stanno attraversando proprio ora la loro crisi più profonda. È una fotografia con pochi spiragli di luce quella fatta da Roberto Rocchi, segretario generale Fillea Pavia, sul settore edile della provincia di Pavia. Ieri, all`apertura del settimo congresso di Fillea Cgil, il segretario ha indicato le strade per la ripresa del settore: più investimenti pubblici nelle infrastrutture e un censimento delle aree dismesse per progettarne la bonifica.

DIECI ANNI DI CRISI
«Dal 2008 ad oggi in provincia di Pavia si sono persi 3mila posti di lavoro-spiega il segretario Rocchi -, siamo passati infatti da 9mila lavoratori a 6mila. E i 6mila che continuano a lavorare lo fanno spesso a singhiozzo e in condizioni di maggiore difficoltà. Ci sono poi quattro aziende in crisi che ci preoccupano in modo particolare. La Edilcile srl di San Genesio, andata in concordato per poi proporre una fuga dal contratto edile a favore del contratto multiservizi. Ora dichiarata fallita, lascia senza lavoro 40 persone. C`è poi Asm Lavori srl, travolta da scandali giudiziari. Siamo riusciti a salvare 20 dipendenti facendoli assorbire in Asm Pavia, ma hanno visto cambiare il loro contratto con condizioni economiche peggiori. L`impresa Caffù srl, di Carbonara al Ticino, è andata in concordato preventivo nel 2016, nel maggio 2017è stata dichiarata fallita. Dei 40 lavoratori siamo riusciti a salvarne 26, ma la situazione rimane drammatica. E infine il Gruppo Itinera spa, con il centro manutenzione di Broni, anche lì ci sono 20 lavoratori che rischiano di rimanere senza lavoro». Al precariato si aggiunge una sicurezza precaria: «A24 anni dalla legge 626 e dalla successiva emanazione del testo unico salute e sicurezza - aggiunge Rocchi - l`Inail ricorda che nel nostro settore l`incidenza degli infortuni aumenta. Così è importante ricordare Marco Trambaiolo, lavoratore morto il 30 agosto 2018 a Mortara, presso lo stabilimento dell`azienda Gms. Purtroppo la partecipazione dei lavoratori alle manifestazioni davanti al ministero è stata bassa, bisogna lavorare sulla sensibilizzazione».

COME SE NE ESCE
Il segretario di Fillea indica anche due ricette perla ripresa del settore: «Il crollo del ponte Morandi a Genova e le ultime inondazioni della Calabria dimostrano che come sindacato dobbiamo chiedere a gran voce investimenti da parte del governo sulle infrastrutture. Inoltre dobbiamo sollecitare le amministrazioni locali a un censimento che riguardi gli immobili delle aree dismesse, molte delle quali in mano alle curatele fallimentari, che potrebbe portare a un progetto di affitti sostenibili per cittadini con serie difficoltà economiche. Così facendo si aumenterebbe la possibilità di far assumere lavoratori alle piccole imprese della provincia e si coinvolgerebbero le fornaci con i loro materiali per le ristrutturazioni». Oggi, dalle 9.30 alla Camera del lavoro in via Damiano Chiesa, il congresso del settore scuola. 

Fonte: La Provincia Pavese

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