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ValleAostaNel 2017 le imprese di costruzioni sono calate a 401 e inevitabilmente i lavoratori sono scesi a 1829. Questi dati rappresentano il quadro di un`edilizia in sofferenza in Valle d`Aosta. A tracciare un bilancio di questo settore è Ezio Dufour, segretario generale Fillea Cgil Valle d`Aosta, riconfermato alla guida della categoria de gli edili nell`ultimo congresso.

Per Dufour la crisi non accenna a fermarsi: «I dati della Cassa Edile al 30 settembre scorso registrano una diminuzione di tutti gli indicatori (numero di imprese, di addetti e di ore lavorate) intorno al 7% su base annua, che sommata a quella degli  anni precedenti porta ad una riduzione di oltre il 50% degli addetti e a circa un terzo della retribuzione salariale, passata da circa 68 milioni del 2010 ai circa 40 milioni di oggi. In questo contesto sono aumentati i licenziamenti, sia individuali sia collettivi, con aziende mediograndi, storicamente radicate sul territorio che hanno proceduto a riduzioni di personale (il riferimento è ai 30 licenziamenti della ditta Berger di Champdepraz, avvenuti a dicembre 2017, ndr) o, in alcuni casi, addirittura cessato l`attività. A questo si aggiunge un deciso aumento del contenzioso riguardante, soprattutto, il ritardo nei pagamenti degli stipendi e degli accantonamenti in Cassa Edile».

Prosegue Dufour: «Inoltre, la diminuzione dei periodi e delle ore di lavoro determina un ulteriore impoverimento dei lavoratori che, in tanti casi, non raggiungono più i requisiti per aver diritto alle prestazioni sanitarie dell`En- te Paritetico Edile, al riconoscimento dell`anzianità professionale edile e soprattutto degli ammortizzatori sociali, in particolare per quanto riguarda i requisiti di accesso alla Naspi (indennità mensile di disoccupazione, ndr) ».

Dai dati illustrati dal segretario della categoria degli edili della Cgil è l`intero settore delle costruzioni a essere in crisi, «dalle aziende produttrici di calcestruzzo a quelle dell`industria estrattiva, dalle aziende del legno a quelle lapidee. A essere coinvolte sono tutte le figure professionali, dagli impiegati agli autisti fino ad arrivare agli operai specializzati, qualificati e comuni. In questi anni non sono mancati accordi soprattutto a carattere difensivo tipo la Cig (cassa integrazione) oltre le 13 settimane, la Cig in deroga, la banca ore, la mobilità».

Una parte del motivo di questi numeri in sofferenza, secondo Ezio Dufour, dipendono «dalla drastica riduzione degli investimenti pubblici. Ci siamo trovati un piano operativo annuale con risorse sempre più risicate. Per esempio, l`elenco annuale delle opere previste per il 2017, in cui gli importi derivanti dalla disponibilità in competenza del bilancio regionale, ammontano a soli 11 milioni 350 mila euro. È chiaro che occorrono investimenti pubblici selettivi, che agevolino il rilancio di un settore da sempre strategico per la nostra regione»

Fonte: La Stampa edizione Valle D'Aosta

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