02.11.11 Superate abbondantemente le scadenze previste dai CCNL per le decorrenze dei contatti integrativi provinciali del settore edile. Una situazione che per la Fillea Cgil è inaccettabile, come denuncia Mauro Livi, segretario nazionale "nella maggioranza dei territori i tavoli negoziali sono ancora chiusi e, laddove il confronto si è avviato, i risultati sono insoddisfacenti. Unitariamente, con Filca e Feneal, abbiamo più volte sollecitato l'avvio dei negoziati, ma senza avere risposte sufficienti. Il risultato è che ad oggi, dei 177 tavoli per i rinnovi provinciali e territoriali, se ne è chiuso soltanto uno, quello della provincia di Pesaro.”
E proprio per sollecitare le parti datoriali ad accelerare i tempi, lo scorso 3 ottobre oltre 500 delegati di Fillea Filca Feneal si erano ritrovati a Roma, decidendo all’unanimità di dare vita ad una serie di mobilitazioni sul territorio. Si partirà il 4 novembre con un “presidio davanti la sede Ance della Campania, a partire dalle ore 10, mentre nei prossimi giorni nelle altre regioni si decideranno le date dei presidi territoriali, alcuni dei quali – ad esempio in Lombardia - in calendario già per il mese di novembre" prosegue il segretario Fillea, che ricorda come “le relazioni sindacali o sono corrette o non esistono. Non ci sono temi o problemi di cui si può discutere ed altri no. Se le relazioni sono queste ne prendiamo atto e andiamo avanti per la nostra strada assumendo le decisioni più opportune. Sempre disponibili a cambiare atteggiamento se gli atteggiamenti delle controparti cambieranno" ma per gli edili della Cgil "il tempo è scaduto e la crisi de settore non può essere l'alibi per cancellare un diritto sacrosanto dei lavoratori.”