25.05.12 “Se non ora quando? Lavorazione, sostenibilità, concertazione”: questo il titolo del convegno Fillea Cgil in corso oggi al Marmotec 2012, la prestigiosa manifestazione internazionale di Carrara giunta alla sua 31ima edizione . Molti gli ospiti del convegno, tra cui ricordiamo il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il deputato Pd Achille Passoni, il sindaco di Carrara Angelo Zubbani, il Presidente della Associazione dei Comuni della Versilia Maurizio Verona, esponenti della Confindustria - Dipartimento Lapidei, il segretario Cgil Toscana Daniele Quiriconi.
Il convegno è stato aperto da Moulay El Akkioui, segretario nazionale Fillea, responsabile delle politiche del comparto lapidei, che ha illustrato le proposte del sindacato per affrontare la crisi del settore lapidei e materiali estrattivi, agendo sulla leva della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Per El Akkioui “ la green economy permette di produrre e sviluppare delle opportunità economiche ed occupazionali inattese” una scommessa che può essere giocata “solo se si punta all'innovazione. Tra i paesi industrializzati l'Italia è quello che ha cercato più di altri di competere nei mercati internazionali attraverso la riduzione dei costi e del lavoro” mentre in quei paesi dove si è investito in nuove tecnologie, ricorda El Akkioui “non solo si registrano livelli più alti dei salari reali, ma anche risultati in termini di competitività internazionale ben superiori ai nostri.”
Insomma, chi più investe e innova vede crescere “competitività, produttività, occupazione di qualità, mantenendo anche in tempo di crisi buone performance” come confermano tutti gli indicatori economici “i paesi che hanno saputo adeguare il target della propria struttura produttiva alle nuove sfide della conoscenza e dell'innovazione, hanno anche potuto sfruttare posizioni di mercato meno concorrenziali, con risultati soddisfacenti per i profitti e, in media, anche per i salari.”
La vera frontiera della politica economia del paese per la Fillea è dunque “la ricerca e lo sviluppo nella direzione della sostenibilità. E' su questo terreno che si giocano due partire fondamentali, quella della salvaguardia dell'ambiente e quella della ripresa economica.”
Per il settore estrattivo, dalla Fillea un pacchetto di proposte per un Piano Strategico “occorre recuperare un rapporto con il territorio che tenga conto di determinati criteri quali il monitoraggio e il quadro ambientale, l'individuazione di aree a rischio di crisi ambientale, l'elaborazione di valutazioni, strategie e programmazione delle attività estrattive. Allo stesso modo bisognerebbe elaborare bilanci periodici sull'impatto sociale e ambientale delle attività estrattive, concentrarsi soprattutto sulla sostenibilità invece che esclusivamente su fattori economici, come avviene in quasi tutto il paese anche oggi. “
E per fare questo “occorre innanzitutto fare sistema, se si vuol far fronte alle sfide future. Il salto di qualità da assegnare al futuro piano Strategico deve dare centralità al Distretto” dove per il segretario Fillea “l'esercizio dei ruoli di istituzioni, associazioni, categorie del comparto lapideo, continuerà a svolgersi secondo i requisiti loro assegnati dalle normative di riferimento, ma in coerenza e con il condizionamento di scelte strategiche, condivise fra tutti i soggetti coinvolti.”
Punti cardine della proposta Fillea per un nuovo Piano Strategico di Distretto “la definizione delle politiche estrattive del distretto, puntando su marchio e rapporti di filiera; un sistema infrastrutturale, di trasporti, logistico e di smaltimento dei materiali di scarto di qualità; la costituzione di Poli tecnologici come strumenti di servizio alle imprese mirati all'innovazione e ricerca; politiche di mercato adeguate; la qualità del lavoro e la sicurezza, che vuol dire formazione, risorse umane come punto di forza della produzione, e quindi buona occupazione, stabile e di qualità, per le nuove generazioni.”
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