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Ancora una tragedia sul lavoro, stavola a Crotone, con un terribile bilancio di due morti ed un ferito grave. Il commento a caldo di Genovesi. Cgil Cisl Uil Calabria chiudono per lutto            

 "Dall'inizio dell'anno abbiamo un aumento del 50% di infortuni mortali in cantieri edili rispetto al2017". E' amaro e carico di rabbia il commento ai miccrofoni di Labitalia/Adnkronos di Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, gli edili di Corso d'Italia, dopo la tragedia di stamattina a Crotone in un cantiere edile.

"Ancora sappiamo poco sulla modalità dell'incidente e di eventuali responsabilità dell'azienda - spiega all'Adnkronos - Di certo, negli anni della crisi le aziende meno strutturate hanno puntato a risparmiare su sicurezza sul lavoro, formazione e sicurezza nei cantieri. Ripeto: ancora non sappiamo se questo è il caso, ma se lo fosse la Fillea come sempre si costituirà parte civile".

"Sono stufo: c'è tanta rabbia e impotenza, un morto sul lavoro -continua- è sempre una sconfitta per tutti, imprese e sindacati. Oggi ne parleremo con Cisl e Uil in una segreteria allargata e già convocata per altri motivi e vedremo cosa fare".

La notizia su Il Fatto Quotidiano on line >

Articolo Fatto Quotidiano 6 aprile >

Articolo su Repubblica 6 aprile >

Articolo Fatto Quotidiano 8 aprile >

Intanto, Cgil Cisl Uil e le categorie degli edili della Calabria chiudono le sedi in segno di lutto e di protesta, come leggiamo dal comunicato:

CGIL CISL UIL  Calabria congiuntamente alle strutture regionali di FILCA-FILLEA-FENEAL denunciano l'ennesimo episodio di infortunio sul lavoro, avvenuto questa mattina a Crotone nel Cantiere per i lavori comunali di ampliamento del Lungomare, che ha coinvolto due operai  che hanno perso la vita ed un terzo che versa in gravi condizioni. 

Ancora una volta morti sul lavoro e questa volta in un Cantiere pubblico che dovrebbe essere maggiormente ossequioso oltre che vigilato  rispetto all'applicazione delle norme di sicurezza.

Il fenomeno di recrudescenza degli infortuni mortali che in questi giorni stiamo registrando  in tutto il paese, e che verranno ricordati il giorno del Primo Maggio a Prato da CGIL CISL e UIL, non può essere legato ad eventi fortuiti ma ha una sua origine rispetto alla mancata sicurezza dei luoghi di lavoro, alla inosservanza delle più elementari norme sulla prevenzione e ai relativi controlli.

Anche per questo motivo chiediamo l'apertura di Tavoli con le Prefetture della nostra Regione necessari a fare il punto sulla verifica e applicazione delle norme sulla sicurezza per il lavoro nei cantieri edili e nei siti produttivi di maggiore rischio e fin da ora chiediamo di poter programmare  accessi nei luoghi di lavoro per un'azione di  prevenzione congiunta  del Sindacato e  delle competenti  Istituzioni.

Ci stringiamo al dolore delle famiglie degli operai deceduti e oltre ad esprimere un profondo cordoglio alle stesse rassegniamo fin da ora la disponibilità a sostenerle e a contribuire con  tutti gli strumenti necessari al fine di  chiarire dinamiche e responsabilità su quanto accaduto con  le conseguenti azioni da intraprendere, compresa la costituzione parte civile.     

 

 

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