Sottoscritto oggi il piano industriale Natuzzi ad esuberi zero, il giorno dopo il referendum che abbiamo fortemente voluto tra i lavoratori, concluso con un 86% di si all'accordo               

Con la firma presso il Mise, suggellata dell’esito del referendum tra i lavoratori, oggi prende il via ufficialmente il piano industriale Natuzzi ad “esuberi zero”.

Grande soddisfazione delle segreterie nazionali e territoriali di Feneal Filca Fillea e Filcams Fisascat Uitucs, che dichiarano “si tratta di un accordo importante che difende e rafforza uno dei poli industriali più significativi del Mezzogiorno, riportando al suo interno produzioni che nel tempo erano state esternalizzate e ponendosi come traino per una ripresa produttiva del territorio delle due regioni coinvolte, la Puglia e la Basilicata”.

L’accordo, sottoposto al voto dei lavoratori ieri con l’86% di voti a favore, 1381 su 1618 votanti “assume le nostre richieste a partire da quella di non abbandonare nessun lavoratore” proseguono i sindacati “e realizzerà in 24 mesi un nuovo stabilimento legno-gomma che reinternalizzerà alcune produzioni, trasformando quelli che erano esuberi in posti di lavoro e futuro per centinaia di famiglie. Si proseguirà negli investimenti previsti già in precedenza -tra cui i 37 milioni cofinanziati da Invitalia - sul perimetro attuale degli stabilimenti del territorio, con il conseguente superamento dei contratti di solidarietà ed il ripristino per tutti i lavoratori del tempo pieno.”

Per i 500 lavoratori destinati al nuovo stabilimento “sono previsti gli ammortizzatori sociali da parte del Ministero del lavoro, con programmi di formazione già contrattati con azienda e cofinanziati dalla regione Puglia e Basilicata” proseguono Feneal Filca Fillea e Filcams Fisascat Uiltucs “a questo si aggiungerà anche un supporto al reddito oltre alla cassa integrazione per i periodi in cui i lavoratori non svolgeranno attività formativa.”

Vengono poi reintrodotte tutte le parti che erano in deroga al contratto nazionale e assicurate le garanzie “che nel percorso di realizzazione del piano industriale saranno coinvolti i sindacati e le Rsu, con appuntamenti periodici e decisioni prese insieme.”

“Ora si tratta di continuare a vigilare sulla realizzazione del programma  - continua la nota sindacale -  e su questo abbiamo apprezzato l’impegno e la disponibilità del Mise a convocare periodicamente la cabina regia per verificarne l’attuazione. Avremo tutti quindi la possibilità di controllare passo passo lo sviluppo del piano ed i tempi della sua realizzazione.”

 

Il testo dell'accordo >