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Referendum

Operazione "cemento nero" della Procura di Prato, partita da una denuncia della Fillea di Firenze,  porta all'arresto di dieci caporali. Gorla: ci costituiremo parte civile.                         

“Oggi la Procura di Prato, con un’importante operazione di polizia e l’arresto di dieci persone, ha fatto emergere l’attività di una rete di caporalato e sfruttamento strutturata ed attiva da tempo nei cantieri in diverse province della Toscana. Attendiamo gli sviluppi dell’indagine, partita dalle segnalazioni delle nostre strutture territoriali, ed esprimiamo pieno sostegno all’attività svolta dagli organi inquirenti” è quanto afferma Graziano Gorla segretario nazionale degli edili Cgil, annunciando che la Fillea si costituirà parte civile nell’eventuale processo.

Il quadro emerso "sembra confermare, purtroppo per l’ennesima volta, dopo i casi di L’Aquila e Macerata, la diffusa presenza di fenomeni di intermediazione illecita e sfruttamento dei lavoratori nei cantieri edili” prosegue Gorla, che invita "tutte le forze sociali e politiche a rafforzare l’attenzione verso la piena applicazione della normativa sull’intermediazione illecita (l. 199/2016), sulla regolarità e trasparenza negli appalti, sulla piena applicazione dei contratti collettivi del settore edile, la verifica degli orari di lavoro e della formazione certificata in materia di salute e sicurezza. Solo così, e non invocando la deregulation negli appalti, è possibile rilanciare il settore nel segno della qualità e della regolarità del lavoro e delle imprese, estromettendo organizzazioni criminali e mafiose dai cantieri e dal sistema degli appalti” conclude Gorla.

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