Buone notizie dal Governo, che nel decreto semplificazioni fa passi avanti in materia di Durc e subappalti. Genovesi: manteniamo comunque alta la guardia, il decreto va ancora migliorato.
“Aspettiamo di vedere i testi definitivi e salvo intese, ma se sarà confermato il rispristino del Durc a luglio, dopo il colpo di mano avvenuto alla Camera, e lo stop ad ogni ulteriore liberalizzazione dei sub appalti, queste saranno buone notizie.” E’ quanto afferma Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil.
Per Genovesi rimangono aperti numerosi punti “il primo è l’impegno assunto da Conte di generalizzare la congruità come strumento per combattere ulteriormente lavoro irregolare e far rispettare i contratti collettivi dell’edilizia, il secondo è introdurre la “patente a punti” per rafforzare la sicurezza in cantiere. Infine, ma non per importanza, dobbiamo capire se su protocolli antimafia, clausole sociali in caso di subentro, terna dei sub appaltatori, motivi di esclusione e soprattutto trasparenza e lotta alla corruzione vi siano o meno rischi di manomissioni”.
“Come diciamo da mesi e ribadito da ultimo l’Anac - prosegue Genovesi - la semplificazione passa per la qualificazione delle stazioni appaltanti, dall’assumere migliaia di tecnici dopo anni di blocco del turnover, dalla qualificazione sia a monte che a valle delle imprese, premiando quelle più strutturate e che investono in innovazione, dalla progettazione ai nuovi materiali. La stessa figura del commissario straordinario deve limitarsi a pochissimi casi e deve sempre prevedere obblighi contrattuali chiari e una vigilanza collaborativa dell’Anac. Insomma – continua Genovesi – andrebbe rovesciata la filosofia seguita finora: proprio perché vi sono e vi saranno grandi risorse da destinare ai cantieri pubblici, questa deve essere un’occasione per qualificare e potenziare Pubbliche Amministrazioni ed imprese, combattere lavoro nero ed irregolarità, far crescere un sistema di aziende sano che investa sulle professionalità e sulla sostenibilità”.
“Ci attendiamo quindi presto un confronto con il Governo per poter contribuire a cantieri veloci, che siano però trasparenti e sicuri. La mobilitazione della categoria non si ferma, vigileremo in tutti i passaggi necessari affinché il Paese riparta con più giustizia sociale e con più occupazione di qualità” conclude il segretario generale degli edili Cgil.