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La Segretaria nazionale Fillea al convegno promosso dall' Inail sull'emergenza caldo in edilizia: per i cantieri servono risposte concrete ed interventi immediati per far fronte a situazione ad alto rischio.          

“Sosteniamo le proposte avanzate dalla Cgil al tavolo sull’emergenza caldo nei luoghi di lavoro che si è svolto ieri al Ministero del Lavoro e ci auguriamo che nel prossimo incontro del 24 luglio arrivino risposte concrete e interventi immediatamente operativi per far fronte ad una situazione che è ad alto rischio per la salute e la vita di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori” è quanto ha affermato oggi Giulia Bartoli, Segretaria nazionale FIllea intervenendo al seminario Inail dal titolo “Cambiamenti climatici e lavoro: ricerca scientifica e progetti di intervento. Le iniziative dell’Inail per il settore dell’edilizia”. 

Per quanto riguarda il settore edile, tra i più a rischio, dalla Fillea la richiesta  che “la Cigo per caldo non venga conteggiata nel limite massimo delle 52 settimane, come è già per gli altri settori. Inoltre  riteniamo necessario un adeguamento del DLGS 81/08 inserendo un capitolo sui cambiamenti climatici e gli effetti correlati come il caldo.”
Per Bartoli occorre poi prevedere “la valutazione del rischio nei DVR - Documenti di Valutazione del Rischio - e quindi i possibili interventi mitigatori e di maggiore tutela dei lavoratori: dall’organizzazione del lavoro ai DPI ( Dispositivi Protezione Individuale) conseguenti; inoltre è necessario che la rilevazione certificata delle temperature, sia utile per la richiesta di Cigo e per giustificare davanti alle stazioni appaltanti eventuali ritardate consegne” prosegue Bartoli che chiede all’ Inail di “approfondire maggiormente la rilevazione delle statistiche su infortuni sul lavoro per colpo di calore, esposizione al caldo caldo e di rivedere le malattie professionali focalizzando sulle possibili ripercussioni dell’esposizione ai raggi solari e al calore. Da parte nostra - conclude la Segretaria Fillea -  ci impegneremo affinchè il sistema bilaterale dell’edilizia attraverso il Formedil predisponga linee guida utili per diffondere tutte le informazioni utili sulla percezione del rischio a datori di lavoro, responsabili alla sicurezza, preposti e lavoratori, anche integrando i piani formativi previsti e gli aggiornamenti.”

 

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