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03.05.10. Venezia "Da un anno, insieme al mondo delle imprese, chiediamo al Governo di intervenire su due priorità, per noi fondamentali per affrontare la crisi, il raddoppio del periodo di cassa integrazione per l'edilizia ed investimenti, mettendo in gioco risorse vere che possano da una parte sostenere il lavoro e dall'altro far svolgere al mercato delle costruzioni quel ruolo anticiclico che storicamente ha sempre avuto in periodo di crisi" 

è quanto ha affermato oggi Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, intervenendo all'Assise dell'industria delle costruzioni dell'Ance Veneto, ricordando che "i dati delle Casse Edili sono di una riduzione di 100 mila addetti, cui si sommano i lavoratori in nero, in grigio, i muratori a partita Iva, una irregolarità che la Fillea stima coinvolgere oltre 400mila lavoratori e su cui è necessario intervenire "ristabilendo nel mercato delle costruzioni regole precise, chiare ed esigibili. Occorre sicuramente semplificare tante procedure, ma dietro questo non può celarsi una ulteriore deregolamentazione di un mercato che al contrario ha bisogno di essere riportato all'ordine ed alla legalità".


Importante per il leader sindacale la "firma unitaria sul rinnovo del CCNL dell'edilzia" avvenuta pochi giorni fa " quel contratto risponde in modo efficace e diretto ad una serie di questioni, dal salario alla regolarità e a quelle delle politiche di sostegno alla formazione su cui sono impegnati gli Enti Bilaterali." Ma proprio gli Enti Bilaterali per Schiavella "non sono e non possono diventare sostitutivi dello Stato. Per questo nel rinnovare il CCNL abbiamo sottoscritto con le parti datoriali un avviso comune che chiede al Governo un impegno per estendere gli ammortizzatori sociali; solo su questa base potranno essere messe in campo da parte degli Enti Bilaterali iniziative aggiuntive finalizzate alla formazione. Così come - prosegue il numero uno Fillea - il recente rinnovo contrattuale conferma la validità del Contratto Nazionale come strumento di regolazione universale e per questo vanno respinte le ipotesi di federalismo contrattuale avanzate oggi dall’Ance Veneto."

Per il sindacato, infine, è importante che non solo i comuni del Veneto, così come chiesto nell'Assise di Venezia dai costruttori " ma tutti i comuni virtuosi italiani possano vedersi riconosciuta la possibilità di spendere quelle risorse bloccate dai vincoli del Patto di Stabilità, risorse enormi che potrebbero da sole far ripartire l'economia in molti territori" per questo e per la necessità di affrontare una crisi senza precedenti Schiavella ha chiesto uno sforzo unitario "per realizzare una strategia nazionale anticrisi. Il federalismo di per sè non risolve la crisi, la risolvono idee chiare, politiche concrete, regole e risorse certe per riavviare l'economia."

 

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