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10.03.10 Per il segretario generale della Fillea Cgil Walter Schiavella, la firma del protocollo avvenuta oggi presso il Ministero dell’Interno sulla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di realizzazione della cosiddetta ‘Variante di Cannitello’, opera connessa alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina, è "un atto importante per affermare una pratica di legalità che andrà esteso ad altri grandi interventi, a partire dalla ricostruzione in Abruzzo. Per noi e per la Cgil il Ponte sullo Stretto resta un’opera faraonica ed inutile, che non rientra fra le priorità per il Paese e per il Mezzogiorno. Ma laddove si avvia un'opera, si apre un cantiere e sono impegnati lavoratori edili, la Fillea sarà sempre presente per tutelare il lavoro, i diritti e la lotta ad ogni irregolarità. Questo il senso della nostra firma al protocollo" che per il leader Fillea deve essere applicato dando efficacia all'articolo 13, che prevede una cabina di regia con Prefetto e Direzione Provinciale del Lavoro.

Per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata “che la crisi sta rendendo sempre più presente nelle costruzioni, è indispensabile e preziosissimo il lavoro di contrasto e repressione della Magistratura e delle forze dell'ordine, ma non sufficiente – prosegue Schiavella - se non accompagnato proprio da un’azione di sistema sul fronte del mercato, dell'impresa e del lavoro. Nel mercato occorre superare le logiche emergenziali per l'assegnazione degli appalti e la distorsione delle gare al massimo ribasso e degli affidamenti, che rappresentano il principale varco aperto alle infiltrazioni della criminalità” mentre sul fronte delle imprese “occorre rivedere il lacunoso sistema della qualificazione delle Soa" e su quello del lavoro "va posto fine, al mercato criminale delle braccia, cambiando le norme che regolano l'immigrazione ed equiparando il reato di caporalato al traffico di esseri umani. Da parte del Governo i segnali vanno però in un'altra direzione, come dimostra la vicenda del processo del lavoro" conclude Schiavella ricordando che proprio per questo il 12 marzo "gli edili della Fillea saranno in prima fila nello sciopero generale proclamato dalla Cgil".

 

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