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26.09.14 “Gli amministratori e le comunità locali meriterebbero più rispetto. Non è di selfie che hanno bisogno ma dello sblocco del patto di stabilità per poter avviare le migliaia di piccole opere ferme e bloccate da un vincolo che sta strozzando l’intero paese. Penso alla Sicilia, dove su 96 depuratori finanziati nel 2012 solo 12 sono stati cantierati e si rischia di perdere i finanziamenti se le opere non si realizzano entro il 2015. O Come la Calabria, dove dal 2010 sono state avviate le procedure per solo 18 dei  185 interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, e se non diventeranno esecutivi entro il 2014, anche qui le risorse verranno ritirate.”
E’ quanto ha affermato oggi  Walter Schiavella commentando da Firenze la notizia di stampa secondo la quale Erasmo D’Angelis,  capo dell’unità di missione anti –dissesto idrogeologico del governo,  avrebbe invitato gli amministratori locali a mandare selfie dai cantieri aperti grazie alle risorse stanziate dall’attuale governo per gli interventi sul dissesto idrogeologico.
“Non è così che si governa, e neanche con le promesse, men che mai con le bugie, come affermare che il sindacato non è impegnato sul tema del dissesto idrogelogico. D’Angelis ha la memoria corta. Non solo siamo in prima fila su questo tema, ma sono con noi tutte le parti sociali della filiera, dagli industriali agli artigiani, nessuno escluso. Dopo il terremoto dell’Aquila,  insieme a loro  abbiamo dato vita agli Stati Generali dell’Edilizia, proponendo la riconversione industriale del settore nella direzione della sostenibilità, abbandonando definitivamente un’idea di  edilizia divoratrice di suolo  e chiedendo ai governi un  piano di investimenti straordinari per interventi strutturali nei territori a rischio idrogeologico e sismico. Nessuno ci ha dato ascolto, neanche il governo attuale, che ha promesso miliardi per la messa in sicurezza del territorio, per poi ridurli ad una elemosina di 110milioni di euro. Neanche D’Angelis ci ha ascoltato, da mesi aspettiamo una risposta ad una nostra richiesta di incontro.”
“Capisco che ora la moda sia quella del dare la colpa di tutto alla Cgil e al sindacato, come se fosse il sindacato a dirigere le imprese e a governare, ora scopriamo di essere responsabili anche del dissesto idrogeologico...ci manca solo l’ebola e poi abbiamo fatto  l’en plein! Consiglierei moderazione” conclude Schiavella "anche i bimbi sanno che per farla franca occorre raccontare balle credibili e non spararle troppo grosse. Proprio come quella dello sblocca italia, che annuncia 4 miliardi di risorse fresche  per  nuovi cantieri, ma in realtà mette sul 2015 solo  296 milioni."

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