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03.02.14 “Ogni giorno viene alla luce un nuovo caso di corruzione e di infiltrazioni criminali e mafiose all’interno del sistema degli appalti pubblici, e quasi sempre ad essere coinvolto è il settore delle costruzioni. Non è un caso ma il risultato plastico di un decennio di assenza dello stato nello svolgere il  proprio ruolo di regolatore del mercato.  E’ questa assenza dello stato, cioè dei governi, che ha consentito alla corruzione e alle economie illegali e mafiose di espandersi e ramificarsi senza freni.” A dirlo è Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, che parlando al Direttivo della Fillea di Reggio Calabria in occasione dell’elezione del nuovo segretario generale, ha sottolineato l’importanza delle parole del Presidente della Repubblica “oggi Sergio Mattarella ha ricordato al Paese e alla politica che occorre affermare e diffondere un senso forte della legalità ed ha indicato nella lotta alla mafia e alla corruzione le priorità assolute. Parole che ci danno speranza, perchè ogni giorno facciamo i conti con una realtà sempre più nera e drammatica, dove alla disperazione del lavoro che non c’è, del lavoro che si perde, del lavoro che ancora oggi si è costretto ad elemosinare, anche se in nero o malpagato e senza sicurezza, si aggiunge la disperazione di  imprese per bene costrette a chiudere, cannibalizzate da imprese colluse o illegali che in questi anni si sono affermate, inquinando il mercato come mai prima d'ora.”
“Occorre cambiare questa deriva, restituendo allo Stato il ruolo di garante della corretta esplicazione delle regole del mercato, così come ha indicato il Presidente. Per questo occorre intervenire al più presto per approvare una nuova legge sugli appalti, per questo è importante raccogliere migliaia di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cgil."
Da Schiavella poi l’apprezzamento per il lavoro del commissario anticorruzione Cantone “importanti le sue proposte, dall’istituzione di un albo nazionale dei commissari di gara, al divieto di deroghe al codice appalti, al rafforzamento dei controlli, all’idea di premialità per le imprese che consegnano i lavori nei tempi previsti” ma contestualmente occorre  "rafforzare gli strumenti a tutela della qualità e della regolarità del lavoro, mettendo una volta per tutte ordine nel sistema dei subappalti e ponendo la parola fine alle gare al massimo ribasso ed alla moltiplicazione infinita dei subappalti, nelle cui pieghe si nascondono non solo corruzione, sprechi, illegalità, ma anche sfruttamento, evasione ed elusione contributiva, utilizzo di false partite Iva, assenza di sicurezza sul lavoro. In questa direzione occorre che il Governo modifichi i provvedimenti presi in materia di Durc" il Documento Unico di Regolarità Contributiva, senza il quale per il numero uno Fillea "la lotta all'irregolarità e all'illegalità nei cantieri e negli appalti perde una delle armi più efficaci."

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