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salute&sicurezza titolo 1200

14.02.12 “Una sentenza attesa da anni che premia la tenacia di un territorio, la forza di un movimento, la ragione dei lavoratori e che colpisce la deliberata consapevolezza da parte dell'Eternit di Casale Monferrato che si stava producendo una strage che ha colpito, solo nella citta alessandrina, oltre 1700 persone tra lavoratori e cittadini”.È questa la reazione a caldo di Massimo Cogliandro segretario generale della Fillea Cgil di Alessandria appena sentita la lettura della storica sentenza del tribunale di Torino “il tributo in termini di vite umane e di condizioni di lavoro è stato enorme, per anni, anche molto tempo dopo la consapevolezza che le fibre di amianto erano le reponsabili del mesotelioma pleurico, l'Eternit ha continuato a produrre e a mantenere lo stabilimento in condizioni disatrose senza operare il minimo intervento a favore della salute dei lavoratori e dei cittadini. Basti pensare che il polverino di amianto, il principale fattore di infezione, veniva distribuito gratuitamente a dipendenti e cittadini per gli usi più diversi, senza operare alcun intervento a favore della bonifica di uno stabilimento ormai abbandonato."La condanna dei dirigenti Eternit è "il primo passo per una battaglia ben più importante che è quella della messa al bando della produzione e dell'utilizzo dell'amianto in tutto il mondo perché sappiamo che ancora troppi ed importanti paesi comi Russia, Cina, India e Brasile continuano la produzione" conclude Cogliandro "la nostra organizzazione è al fianco dell'associazione dei famigliari delle vittime, la vera anima del movimento per la giustizia sull'amianto che si è costruito in questi anni ed in prima fila per la tutela delle condizioni riguardanti la sicurezza e la salute nel lavoro”.

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