21.06.16 "L' Associazione Restauratori d'Italia (Ari) ha rinnovato con il sindacato Ugl il Ccnl del restauro. A detta sua, sembra che gli addetti del restauro ci guadagnino, e invece… ci perdono!" E' quanto fa sapere la Fillea Lombardia, che prosegue: "ecco cosa scrive Ari sulla sua pagina Facebook: Il nuovo Ccnl per i dipendenti delle Imprese di restauro firmato dall'ARI (…) è una tappa di fondamentale importanza per il settore, perché con la sua applicazione si riconosce la peculiarità dell’impresa di restauro, distinguendola senza più alcuna possibilità di equivoco dall’imprenditoria edile”. L’impresa del restauro forse ci guadagna - prosegue la Fillea - ma non certo chi lavora nel restauro!
La nota Fillea prosegue:
Infatti il Ccnl dell’edilizia prevede anch’esso le figure del restauro del contratto Ari-Ugl, ma con una serie di sostanziali differenze:
Si dice di valorizzare il settore, e intanto si paga molto meno la professionalità e la qualità del lavoro di restauro!
Ecco una bella (molto brutta) contraddizione!