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Referendum

Sindacato Nuovo, Gennaio 2023, pagina 15. Completata la consultazione pubblica sul Turp, il Testo unico per la ricostruzione privata del sisma 2016, di Graziano Gorla | Segretario nazionale FIllea Cgil.

Il 30 novembre di quest’anno è finalmente terminata la consultazione pubblica di tutti gli attori della ricostruzione per acquisire pareri, osservazioni e proposte sulla bozza del Testo Unico della Ricostruzione Privata Sisma 2016 (TURP) avviata dal commissario, Giovanni Legnini, nel luglio del 2021.

Il Testo Unico della ricostruzione privata era necessario, come affermato dal Commissario Legnini, allo scopo di riorganizzare, innovare e semplificare quelle norme sulla ricostruzione privata che attualmente sono contenute in ben 61 Ordinanze (che vengono così abrogate). Molte di queste, già oggi risultano non più attuali, oppure sono state superate nel tempo dai diversi interventi e cambiamenti successivi alla norma di legge originaria per le aree colpite dal Sisma 2016 ( che ricordo interessa la ricostruzione delle regioni Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria) e che oggettivamente rendono difficoltoso il percorso dei tecnici e dei professionisti chiamati a dare il loro importante contributo alla ricostruzione.

è stato un lavoro lungo e impegnativo, perché diverse erano le istanze ed i soggetti che vi hanno partecipato come  portatori di specifici interessi; come sindacato dei lavoratori edili abbiamo condiviso il percorso partecipativo ritenendolo necessario e coerente con l’obiettivo di mettere ordine tra le diverse norme, leggi, ordinanze commissariali di questi anni.  L’annuncio dell’avvio della piattaforma informatica per la raccolta dei dati ci fa ben sperare anche per il suo utilizzo ai fini della implementazione e utilizzo nella sperimentazione sul badge di cantiere e la raccolta puntuale dei dati sui lavori del cratere sisma 2016.

Condividendo quindi l’obiettivo del Commissario di mettere odine ai tanti provvedimenti, e soprattutto di farlo in questa fase strategica per la ricostruzione nelle aree del cratere post Sisma 2016 (anche dopo le numerose ordinanze anche di semplificazione e modifiche alla legge originaria 189/2016), abbiamo messo in evidenza le nostre osservazioni e proposte in un testo inviato al Commissario in modo unitario (Fillea Cgil, Feneal Uil, Filca Cisl Nazionali). In particolare abbiamo richiesto che  il riordino dei testi non dovesse comportare, allentamenti o peggioramenti nelle forme di controllo sulla legalità e la prevenzione da possibili infiltrazioni criminali e mafiose, sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sull’applicazione degli accordi sindacali ed ordinanze applicative delle norme a tutela della regolarità contributiva e contrattuale dei lavoratori edili impegnati nella ricostruzione (DURC x Congruità Sisma 2016) e in generale sugli accordi sindacali sottoscritti in questi anni.

Dopo avere letto nel settembre 2021 la prima bozza di documento della struttura commissariale, al testo pervenuto abbiamo inviato ulteriori osservazioni unitarie come Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Proposte che sono state sostanzialmente recepite nel testo finale del TURP, ed ora possiamo dire che siamo quasi in dirittura d’arrivo. 

Nessuno degli accordi sindacali sottoscritto in questi anni, va qui sottolineato, è stato messo in discussione, ne tanto meno viene modificato dal TURP. Ricordo l’importante intesa sul Durc per congruità ma non solo, ricordo i protocolli di legalità sottoscritti con le Prefetture Territoriali (contrasto al lavoro nero e irregolare, salute e sicurezza, formazione, verifica incrociata dati Inps, Inail, ITL e CE/Edilcasse sulle imprese edili e del settore delle costruzioni operanti nei cantieri con appalti e subappalti, ecc.), con il controllo e la responsabilizzazione dell’operato dei liberi professionisti e delle verifiche a campione di quanto asseverato e di come questo combinato disposto di regole e norme (ed accordi sindacali) valorizzi il DURC per congruità come strumento indispensabile ed irrinunciabile per una ricostruzione di qualità, e sia una parte importante del presidio di legalità e corretta applicazione dei contratti di lavoro nazionali e territoriali.

Siamo convinti che con il prezioso lavoro del TURP Sisma 2016 vi siano tutte le condizioni perché la ricostruzione sia attenta alla qualità del costruito ed alla qualità del lavoro, che sia attenta a preservare e tutelare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico.

La ricostruzione deve essere l’occasione per progettare e programmare la ricostruzione di comunità, rigenerare città, borghi e paesi, per realizzare interventi sulla fragilità dei territori, la loro messa in sicurezza e successiva manutenzione dai numerosi rischi (frane, alluvioni) che sono ben conosciuti. Non basta la ricostruzione fisica dei luoghi se non accompagnata da una rinascita fatta di ricostruzione di luoghi e comunità, di identità culturali (storia e identità collettiva), sociali ed economiche.

Infine, il TURP contiene la novità della norma che permette ai Comuni di subentrare nella ricostruzione ai proprietari che risultino irreperibili; il contributo per la ricostruzione viene riconosciuto ai comuni ed enti pubblici che volessero acquisire la proprietà degli immobili; si disciplina la possibilità di creare consorzi per ricostruire i borghi e si semplifica la fase istruttoria delle domande di richiesta di contributo.

è la prima volta che si arriva a disciplinare in un testo unico la fase di ricostruzione privata post sisma e ci auguriamo che possa rappresentare un punto di partenza e di riferimento in futuro oltre la ricostruzione privata del cratere Sisma 2016.

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Proprio mentre stavo per terminare questo articolo è arrivata la notizia della sostituzione del Commissario Straordinario alla Ricostruzione del Sisma 2016. Il Governo Meloni con un Dpcm ora al vaglio della Corte dei Conti ha sostituito il Commissario Legnini con il Senatore Guido Castelli (ex consigliere regionale di FdI nelle Marche).

Guardiamo al merito, e per merito intendo le competenze, le capacità, le nuove ordinanze emanate per accelerare il processo della ricostruzione privata post sisma.  F­­­ino ai risultati raggiunti con gli accordi sindacali (e non sono certo mancati  i nostri rilievi e rivendicazioni che hanno causato momenti di tensione nei rapporti con l’ormai ex Commissario) per garantire trasparenza, regolarità e legalità, sicurezza e rispetto dei contratti di lavoro, applicazione del DURC per congruità, le comprese critiche per i ritardi sull’avvio della piattaforma informatica unica (anche se qui i motivi erano legati al rispetto della Privacy). Ma se nell’esprimere un giudizio guardiamo solo al merito non riusciamo a darci una spiegazione delle ragioni di questo cambio, di questa sostituzione in corsa (a ricostruzione privata in grande ascesa). Allora qui dobbiamo farci aiutare guardando a quanto accaduto con le lenti della politica. Si è ritenuto di cambiare Commissario perché una scelta ritenuta “vicina” a chi l’ha compiuta.

Il Sindacato, la Fillea Cgil continuerà a fare il suo mestiere, a contrattare ed a presidiare gli accordi sottoscritti, la loro applicazione, che non vi siano irregolarità ed infiltrazioni criminali o mafiose nell’area del sisma, vigileremo perché la ricostruzione sia di qualità, qualità nel costruito e qualità del lavoro.

Nel ringraziare Legnini per il lavoro di questi quasi tre anni attendiamo di incontrare il nuovo Commissario per affrontare i molti nodi che ancora sono aperti e capire quali saranno le sue intenzioni, e quelle del Governo sulla ricostruzione e la governance della Struttura Commissariale. (G.G.)

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