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23.04.12 "La società Henraux, in maniera unilaterale e senza accordo sindacale, si appresta a tagliare un pezzo della sua filiera produttiva. In pratica esternalizzerà ad altra società il reparto della lavorazione della linea di taglio lastre che ha occupato in questi anni da 6 a 12 lavoratori . La nuova società lavorerà nello stesso stabilimento di Querceta in un capannone affittato dalla stessa Henraux." Lo fa sapere Leonardo Quadrelli, segretario generale della Fillea di Viareggio.
Dalla Fillea giudizio negativo per una operazione che potrebbe portare "al primo calo di lavoro, ad un esubero di personale dipendente di Henraux" e che "non è in linea nel merito e nel metodo con gli accordi sottoscritti con la mia organizzazione sindacale in questi anni. Sicuramente si contrappone alla sostanza del protocollo che Henraux ha sottoscritto il 8/5/2006 con la Fillea, la CGIL, con il Comune di Stazzema e Seravezza, con il Parco delle Alpi Apuane. Protocollo che gli ha concesso in via straordinaria e in deroga alla legge di abbattere una cima delle Alpi Apuane per continuare a estrarre Marmo, impegnandosi in cambio però a non esternalizzare attività e servizi funzionali all'attività produttiva e mantenere e sviluppare l'intera sua filiera produttiva."
Per governare quest'operazione "abbiamo anche aperto un tavolo sindacale con Henraux e durante i due incontri svolti il 13/2 (seguito da una assemblea dove, sia al piano che alle cave cervaiole, i lavoratori hanno votato a larghissima maggioranza un documento contrario alla scelta aziendale su esposta) e 28/3 avevamo fatto proposte alternative per trovare soluzioni condivise" prosegue Quadrelli, che ricorda "nell'ultimo incontro avevamo chiesto chiarimenti rispetto alla futura organizzazione del lavoro, sulla sicurezza del lavoro e dove volevano eventualmente separare i confini nei piazzali delle aziende. Ci eravamo lasciati promettendoci che in un incontro successivo avremmo chiarito le questioni. Invece giovedì scorso, per tutta risposta, sono stato avvisato dai lavoratori che erano già iniziati i lavori e si stava già predisponendo la nuova recinsione divisoria nei piazzali, disattendendo del tutto le minime relazioni sindacali. Non hanno avuto neanche la correttezza di comunicarci che avevano deciso di rompere il tavolo sindacale e che avrebbero agito unilateralmente. Solo dopo un mio intervento e solo tramite l'Associazione degli industriali sono riuscito a sapere che avevano deciso in tal senso."
"La soc. Henraux si sbaglia se pensa di chiamare il sindacato e le RSU solo quando fa comodo" afferma Quadrelli "magari solo per fare più facilmente e con minor costi la mobilità e le casse integrazioni o per concordare ad avere l'autorizzazione ad abbattere le Cime delle Alpi Apuane. Il sindacato deve essere rispettato sempre anche quando dice no e fa proposte alternative. Le RSU devono essere coinvolte per gestire situazioni aziendali come quelle odierne di Henraux : dove c'è in corso cassa integrazione straordinaria (a carico della comunità) ma si fanno in continuazione straordinari in maniera massiccia."
Dalla Fillea la richiesta di un intervento delle istituzioni "per riportare le parti intorno ad un tavolo per riprendere la discussione interrotta dall'azienda. Credo anche utile la convocazione urgente dei soggetti che hanno sottoscritto il protocollo 8/5/2006 richiamati sopra" e la convocazione per il 26 aprile dell'assemblea dei lavoratori "decideremo insieme come rispondere a queste scelte aziendali unilaterali che credo sbagliate nel merito e nel metodo. Nel merito perché si perderanno per sempre posti di lavoro di dipendenti diretti di Henraux (altro modo per aggirare legalmente l'art.18). Nel metodo perché si può anche pensarla differentemente tra sindacato e azienda ma il rispetto delle parti è fondamentale e distingue" conclude il segretario Fillea.

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