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16.05.16 "Non bastano le parole: Cgil e Fillea Cgil sostengono che dopo le troppe morti sul lavoro, questo sia il momento di intervenire oltre le parole. Pertanto lanciano un appello sulla necessità di applicare le norme che ci sono, aumentare e coordinare i controlli. Un must che dovrà essere portato come prioritario in tutti i tavoli istituzionali." E' quanto scrive La Nazione edizione Massa.

L'articolo prosegue:

"Da qui un lungo intervento della Camera del lavoro in cui si sostiene che «la sicurezza si combatte soprattutto risolvendo la crisi e facendo investimenti sul lavoro». Così sostenendo l`importanza della nuova legge sulle cave, adesso ferma alla Corte costituzionale, il sindacato ricorda che dentro tale normativa è inserita la serie di controlli finalizzati «alla tutela ambientale e alla sicurezza dei lavoratori».

Cgil invita i cittadini e tutti gli enti preposti a vigilare perché al monte si rispettino leggi e normative: «Il nuovo regime obbligherà tutti a progetti di coltivazione dettagliati. A regime, dunque, tutte le nostre cave saranno molto più sicure».

Cgil ricorda poi gli strumenti della Regione per promuovere collaborazione e coordinamento fra i soggetti preposti ai controlli. «La Regione dovrebbe puntare a unprotocollo sulla sicurezza sulla falsariga di quello sottoscritto per i porti, con un sistema di controllo da parte di tutti i soggetti istituzionali, con il pieno coinvolgimento deilavoratori. Gli imprenditori puntino su professionisti in grado di garantire la sicurezza. Le professionalità esistenti da sole non sono più sufficienti, ma hanno bisogno del supporto tecnico di esperti qualificati: pool di ingegneri minerari e geologi in grado di fornire tutte le risposte che servono, uniti in consorzi».

Cgil sostiene poi il contingentamento delle escavazioni: «Le cooperative ed alcune aziende private registrano per ogni lavoratore una produttività di 700 tonnellate l`anno, che in certe imprese schizza a 2500. E` indispensabile definire un sistema di contingentamento e razionalizzazione che permetta di entrare nel merito dei ritmi di lavoro, basato sul rapporto tra escavato e numero di lavoratori. Occorre riprendere il confronto sul contingentamento delle escavazioni e sulle strategie di valorizzazione della risorsa marmo».

 

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