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30.03.10 (www.cgil.it) “Trecentocinque vittime, 2000 feriti, 100 mila sfollati, di cui 70 mila solo a L'Aquila. Questo il bilancio della catastrofe che ha colpito l'Abruzzo. A un anno da quella tragedia, le ferite sono ancora aperte.

 Appaiono sempre più evidenti i limiti delle scelte compiute dal governo, mentre l'economia è praticamente ferma e nello stesso tempo viene alla luce la vergogna delle “cricche” di imprenditori che su questa tragedia hanno speculato. E' arrivato il momento di dare un po' di giustizia ai cittadini de L'Aquila”. Con queste parole il segretario generale della FILLEA CGIL, Walter Schiavella ha dato il benvenuto ai tanti ospiti e ai delegati del sindacato di categoria che hanno voluto dare avvio al loro XVII congresso con una iniziativa di confronto con tutte le forze che hanno partecipato agli Stati generali delle costruzioni. Tra gli ospiti presenti già alla prima giornata il segretario generale della CGIL, Guglielmo Epifani, i segretari confederali Camusso e Fammoni, la segretaria dello Spi, Carla Cantone, oltre al sindaco de L'Aquila, Cialente, i rappresentanti delle istituzioni (prefetto e rettore dell'università). Ma dal palco allestito sotto un tendone, la FILLEA ha voluto ringraziare tutti quei cittadini che volontariamente sono venuti a L'Aquila un anno fa per dare il loro contributo all'emergenza subito dopo il sisma.


La FILLEA avrebbe voluto celebrare il suo congresso con i contratti firmati, ma a parte quello del settore del cemento, gli altri sono ancora in sospeso. Ha però deciso di avviarlo in modo non convenzionale con una tavola rotonda su ricostruzione e legalità, per contribuire a quella che è stata chiamata un'operazione verità sul numero degli sfollati ancora senza una collocazione, l'aumento spaventoso delle ore di cassa integrazione, come ha spiegato Umberto Trasatti, segretario della Camera del lavoro. Ma non è risolto neppure il problema delle abitazioni, visto che - come ha confermato il sindaco Cialente - la metà degli aquilani non è ancora tornato a casa, mentre sulle questioni del lavoro i ritardi sono ormai molto pesanti. L'Aquila - ha spiegato il sindaco - si appresta a diventare il “più grande cantiere d'Europa” ed è per questo che la FILLEA, il sindacato degli edili ha fatto bene a scegliere la città del terremoto per dare il via al suo congresso. Per ora, invece di avviare la ricostruzione della città, si è praticata la strada delle “new town” anonime come ha denunciato una giovane rappresentante dei comitati spontanei dei terremotati.

VAI ALL'INTERVENTO COMPLETO DI SCHIAVELLA

 

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