02.05.10 Una medaglia d’oro al valor civile per Maxim Brajin, il 23enne moldavo morto lo scorso 28 aprile dopo due giorni di agonia a seguito del trauma cranico provocato da una caduta in un cantiere di Cologno Monzese. A proporlo è Walter Schiavella, segretario generale della Fillea, il sindacato degli edili Cgil. 


“Alla rabbia che ho provato nel dover contare l’ennesima vita spezzata dal lavoro in cantiere – spiega Schiavella – si è aggiunta la profonda ammirazione per questo ragazzo che, nonostante la giovane età, aveva chiesto alla famiglia che in caso di morte fossero donati i suoi organi, e così è stato grazie alla grande sensibilità dei suoi cari. Non è retorico parlare di Maxim” ha proseguito Schiavella “proprio oggi, un Primo maggio Festa del Lavoro in cui il sindacato è a Rosarno a chiedere lavoro, legalità e politiche di integrazione e di accoglienza vera e concreta per i lavoratori migranti in Italia."

Schiavella ricorda poi che nei cantieri italiani "quasi il 40% dei dipendenti sono migranti, spesso sottoinquadrati” a cui se ne aggiungono secondo le stime Fillea “400 mila in nero, spesso preda dei caporali, senza diritti né tutele, impossibilitati a denunciare i propri aguzzini perché ricattati con il miraggio del permesso di soggiorno o la minaccia di essere espulsi.”

Per Schiavella, che è intervenuto alla Festa del Lavoro in programma dalle 16.30 alla SGL Carbon di Ascoli Piceno “anziché aiutare questi lavoratori, così come è stato fatto a Rosarno con l’operazione che ha consegnato alla giustizia numerosi caporali, si prosegue sulla strada della discriminazione e della persecuzione, una strada non solo sbagliata ma che non porta da nessuna parte se non a quella di cancellare i valori costituzionali che hanno il fondamento nei diritti inviolabili della persona, nel lavoro e nella solidarietà.” Una strada intrapresa dal Governo “per scaricare sui lavoratori - a cominciare dai più deboli e ricattabili, cioè i migranti - il costo di una crisi economica che si sta affrontando non con investimenti, regole e sostegno all’impresa sana ed alla ripresa, ma tagliando i diritti del lavoro e deregolamentando il mercato, a tutto vantaggio della speculazione, dell’impresa illegale e della criminalità organizzata” conclude Schiavella.