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EDILIZIA: FILLEA-CGIL, NEL 2009 MENO LAVORO E PIU' MORTI

SCHIAVELLA: PER GOVERNO SEMPLIFICAZIONE, MA E' DEREGULATION

22.07.10 Diminuisce il lavoro e aumentano i morti nei cantieri. E' questa la tendenza nazionale registrata nel settore edile secondo la Fillea-Cgil, che ha illustrato i dati oggi a Milano n...

EDILIZIA: FILLEA-CGIL, NEL 2009 MENO LAVORO E PIU' MORTI

SCHIAVELLA: PER GOVERNO SEMPLIFICAZIONE, MA E' DEREGULATION



22.07.10 Diminuisce il lavoro e aumentano i morti nei cantieri. E' questa la tendenza nazionale registrata nel settore edile secondo la Fillea-Cgil, che ha illustrato i dati oggi a Milano nel corso di una conferenza stampa promossa con Fillea e Cgil Lombardia dal titolo "Edilizia in Lombardia, tra crisi, furbetti e cruminali", che ha fatto il punto della situazione del settore nella regione (vai all'articolo). Rispetto al 2008, secondo il sindacato degli edili della Cgil, in termini assoluti gli infortuni sono diminuiti del 16,2% e le morti nei cantieri dell'1,4%, ma se si considera il numero di ore lavorate, scese da 701,18 a 597.17 milioni (-4,05%), le morti sul lavoro aumentano del 15,82% e dell'11,8% rispetto al numero di addetti.

Una situazione che il segretario generale della Fillea-Cgil Walter Schiavella addebita alla ''modifica del codice sugli appalti, approvata senza un confronto con le parti sociali. ''E' in corso - ha spiegato il sindacalista - un processo che il Presidente del consiglio e il Ministro del lavoro definiscono di semplificazione, ma in realta' siamo di fronte a una determinata e lucida azione di deregolamentazione, che ha generato un mercato protetto dei grandi appalti nelle mani delle cricche, e dall'altra tutto il resto, lasciato nelle mani di un 'laissez-faire' senza regole e controlli''.

"Quel filo rosso che tiene insieme sicurezza, legalita', regolarita', anziche' essere rafforzato rischia di essere reciso di netto, ricacciando il sistema dell'edilizia indietro di vent'anni. Il premier e il ministro Sacconi la definiscono 'semplificazione', ma in realta' siamo di fronte a una determinata e lucida azione di deregolamentazione, che ha generato un mercato protetto dei grandi appalti nelle mani delle 'cricche', e dall'altra tutto il resto, lasciato nelle mani di un 'laissez faire' senza regole e controlli". Ad affermarlo e' Walter Schiavella, segretario generale della Fillea, il sindacato di categoria degli edili della Cgil, nell'ultimo numero di 'Rassegna sindacale'. E proprio al settore dell'edilizia e alle sue criticita' e' dedicata una ricerca della Fillea e della Cgil regionali della Lombardia, presentata oggi a Milano.

"Sono evidenti a tutti - spiega Schiavella - gli effetti devastanti della manovra sul sistema dei controlli, con i tagli agli organici e ai mezzi a disposizione dei servizi ispettivi. Meno evidente, ma ancor piu' dirompente, e' la modifica del Codice sugli appalti, approvata senza un confronto con le parti sociali, che non rafforza l'efficienza di questioni dirimenti come la responsabilita' in solido e i limiti al subappalto".

"Meno evidente ma assolutamente devastante - avverte - sara' la norma sulla semplificazione dell'attivita' edilizia, che allarghera' l'area dei lavori privati non sottoposti a Dichiarazione di inizio attivita', rendendo cosi' inapplicabile il Durc (Documento unico di regolarita' contributiva) per la maggior parte dei lavori privati, dove e' piu' forte l'illegalita'".

Per Schiavella, infatti, "nel mondo delle costruzioni sicurezza, legalita', regolarita' sono aspetti legati a doppio filo, declinazioni di un piu' generale principio della qualita' del produrre e del lavoro". E "quel filo che li lega indissolubilmente e' il Documento unico di regolarita' contributiva, sperimentato nel post terremoto dell'Umbria, dove ha permesso di ricostruire migliaia di edifici pubblici e privati senza che un solo cantiere, un solo lavoratore, una sola casa fossero irregolari".

"Quel sistema, fatto di norme chiare, controlli puntuali, sanzioni certe, venne fatto proprio dal governo - ricorda - e nel 2007 porto' alla regolarizzazione di oltre 200mila lavoratori, fino ad allora fantasmi senza tutele ne' diritti".

"Durc, Testo unico sulla sicurezza e Codice degli appalti: era su queste direttrici - sottolinea il segretario generale della Fillea-che appena tre anni fa ci si muoveva per garantire una prospettiva di qualita' a un settore tanto importante per l'economia quanto segnato da una strutturale storica fragilita'".

"Nel 2009 - prosegue Schiavella - gli Stati generali delle costruzioni hanno chiesto al nuovo governo un'accelerazione di quel percorso di qualita', consapevoli che la crisi in atto avrebbe acuito proprio quelle distorsioni endemiche del sistema, la rincorsa al massimo ribasso e la concorrenza fatta attraverso la compressione dei costi e le sue inevitabili conseguenze,irregolarita', lavoro nero, riduzione della sicurezza, illegalita', infiltrazioni delle economie criminali nel sistema degli appalti".

"Chiedemmo dunque - dice - azioni concrete: il rafforzamento del Durc per congruita', la qualificazione delle imprese, il superamento delle gare al massimo ribasso, la tracciabilita' dei flussi finanziari, il rafforzamento dei controlli, consapevoli che solo alzando l'asticella delle regole (norme, controlli, sanzioni) si sarebbe potuto contrastare la tendenza al cannibalismo che la crisi avrebbe scatenato. Ma il governo - conclude il segretario generale della Fillea - ha agito nella direzione opposta".



FONTE: LABITALIA/ADNKRONOS



Vai alle schede Fillea sugli infortuni 2009

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