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IRREGOLARITA' NEI CANTIERI

IL COMMENTO DI SCHIAVELLA AI DATI DEL MINISTERO



09.03.11 “Su poco più di 46 mila imprese edili ispezionate nel 2010, in quasi 29mila aziende sono state riscontrate irregolarità, su 100mila lavoratori controllati quasi 27mila sono risultati irregolari, poco meno di 35mila le violaz...

IRREGOLARITA' NEI CANTIERI

IL COMMENTO DI SCHIAVELLA AI DATI DEL MINISTERO



09.03.11 “Su poco più di 46 mila imprese edili ispezionate nel 2010, in quasi 29mila aziende sono state riscontrate irregolarità, su 100mila lavoratori controllati quasi 27mila sono risultati irregolari, poco meno di 35mila le violazioni accertate in materia di prevenzione, mentre 1.800 volte sono stati riscontrati illeciti negli appalti e presenza di intermediazione illegale di manodopera, cioè caporalato. E’ evidente che lo scarso e poco equipaggiato organico in carico al sistema ispettivo del Ministero del  lavoro ha fatto un lavoro imponente, ma non si può affrontare un mostro di questa dimensione con le mani nude e senza strumenti adeguati, anzi spesso con un governo che rema contro attraverso una strutturale azione deregolamentativa.” Questo il commento di Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, ai dati presentati dal Ministero del Lavoro sull’attività ispettiva del 2010.

Per Schiavella  “Quei dati riferiti al 17% del totale delle imprese confermano le proiezioni annunciate dalla Fillea un anno fa attraverso l’analisi dei dati delle Casse Edili ed Istat, ovvero sono oltre 300mila lavoratori dell’edilizia  rapporti di lavoro irregolari. Siamo davanti ad un  fenomeno di proporzioni catastrofiche -  continua il segretario Fillea – dove il sistema produttivo, di fronte ad una crisi senza precedenti ed in assenza di regole e di investimenti, si sta ulteriormente frammentando e destrutturando, riducendo  all’angolo l’impresa sana. Il Ministero si auto-elogia  per il lavoro svolto dagli ispettori ma intanto ne riduce il numero, ne limita le risorse, ne spunta le armi con indicazioni farraginose e strumenti normativi inadeguati, depotenzia strumenti essenziali come il Durc.”

Per il numero uno Fillea il Ministro “sbaglia a pensare che l’alto numero di irregolarità riscontrate sia l’effetto dell’innalzamento dei  controlli selettivi, il problema vero è che nel nostro settore l’irregolarità è dilagante ed in continua espansione. Ciò a  causa della  crisi ed in assenza di un intervento in grado di rafforzare  la qualità del sistema delle imprese, del lavoro, della sicurezza e di ridurre in tal modo l’espansione della illegalità.”

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