Agenda FilleaFlickr FilleaTube twitter 34x34 facebook 34x34 newsletter mail 34x34 busta paga 40x40Calcola
la tua busta paga

domani ci sara logo 1200

 

03.10.11 Inequivocabile il messaggio uscito stamane dall'assemblea nazionale dei quadri e delegati dell'edilizia FeNEAL FILCA FILLEA riuniti al Centro Congressi Frentani di Roma, conclusa con il "mandato alle strutture territoriali di avviare le necessarie iniziative di mobilitazione" con modalità che verranno "decise in autonomia da ciascun territorio in rapporto alla situazione dei relativi tavoli di confronto."
Per Lauro Livi, segretario nazionale della Fillea, che ha concluso l'Assemblea, siamo di fronte ad un "fatto molto grave, erché le relazioni sindacali o sono corrette o non esistono. Non ci sono temi o problemi di cui si può discutere ed altri no. Questo è il punto ed è da questa semplice valutazione che dobbiamo partire nei nostri ragionamenti e nei nostri comportamenti. Se le relazioni sono queste - ha ricordato Livi - ne prendiamo atto e andiamo avanti per la nostra strada assumendo le decisioni più opportune. Sempre disponibili a cambiare atteggiamento se gli atteggiamenti delle controparti cambieranno" ma "il nostro tempo è scaduto".
E di tempo scaduto parla l'ordine del giorno approvato dagli oltre 500 delegati degli edili CGIL CISL UIL, giudicando "non più tollerabile lo stallo generalizzato che si registra nei tavoli territoriali per il rinnovo dei contratti integrativi provinciali."
Superate abbondantemente le scadenze previste dai CCNL per le decorrenze dei contatti integrativi provinciali "nella maggioranza dei territori i tavoli negoziali sono ancora chiusi e, laddove il confronto si è avviato, i risultati sono insoddisfacenti" si legge nel documento approvato "e a livello territoriale, le nostre strutture hanno più volte sollecitato l'avvio dei negoziati e tuttavia il quadro è ancora largamente incompleto."
Dall'Assemblea poi il richiamo "a tutti i soggetti firmatari dei CCNL ad un atto formale e chiaro per la completa ed immediata agibilità politica di tutti i tavoli negoziali, in coerenza con le scelte fatte finora che guardano ad un settore che vuole uscire dalla crisi rinnovato, competitivo, trasparente e di qualità. La contrattazione di secondo livello, oltre ad essere una parte essenziale dello stesso CCNL, rappresenta per l'edilizia un elemento imprescindibile per assicurare qualità e regolarità all'intero settore" prosegue il documento, ricordando che le importanti innovazioni introdotte dal CCNL "per rispondere, oltre che alla crisi, alle esigenze di qualificazione del settore, rischiano in questo modo di perdere efficacia e credibilità per tutti."
La crisi del settore non può essere l'alibi per procedere nei tavoli territoriali con un "atteggiamento dilatorio e di chiusura, che nei fatti impedisce lo svolgimento di corrette relazioni sindacali nei territori." E proprio sul tema della crisi, il documento ricorda la convergenza realizzata tra le parti sociali con l'azione degli Stati Generali "sollecitando il Governo a dare risposte immediate e non più dilazionabili, risposte che non ci sono mai state e sono assenti anche nei recenti provvedimenti."
E' dunque in gioco per i sindacati non solo la credibilità del governo ma anche la credibilità dell' azione comune delle parti sociali "che è tanto maggiore quanto le parti sociali dimostrano affidabilità e coerenza" ed anche per questo lo stallo dei tavoli per il rinnovo dei contratti integrativi "è ancor più inaccettabile e rischia di minare la stessa efficacia delle azioni comuni intraprese finora a livello nazionale e territoriale per contrastare la crisi."

LE CONCLUSIONI DI MAURO LIVI, SEGRETARIO NAZIONALE FILLEA (AUDIO)

CONCLUSIONI LIVI (pdf)

IL TESTO INTEGRALE DELL'ODG APPROVATO ALL'UNANIMITA'

’attivo unitario dei quadri e delegati del settore edile di Fenal, Filca e Fillea riunito a Roma il 3 0ttobre 2011 giudica non più tollerabile lo stallo generalizzato che si registra nei tavoli territoriali per il rinnovo dei contratti integrativi provinciali e territoriali.
Infatti, nonostante siano ormai superate abbondantemente le scadenze previste dai CCNL per le decorrenze dei contatti integrativi provinciali e territoriali, in molti territori i tavoli negoziali sono ancora chiusi e, laddove il confronto si è avviato, i risultati sono insoddisfacenti. A livello territoriale, le nostre strutture hanno più volte sollecitato l’ avvio dei negoziati e ciononostante il quadro è ancora largamente incompleto.
Per queste ragioni si ritiene necessario sollecitare tutti i soggetti firmatari dei CCNL , ad un un atto formale e chiaro per la completa ed immediata agibilità politica di tutti i tavoli negoziali ,in coerenza con le scelte fatte finora che guardano ad un settore che vuole uscire dalla crisi rinnovato, competitivo, trasparente e di qualità. La contrattazione di secondo livello, oltre ad essere una parte essenziale dello stesso CCNL, rappresenta per l’edilizia, un elemento essenziale per assicurare qualità e regolarità all’intero settore
A questo scopo i recenti CCNL hanno introdotto rilevanti innovazioni per rispondere ,oltre che alla crisi,alle esigenze di qualificazione del settore,innovazioni che rischiano in questo modo di perdere efficacia e credibilità per tutti.
Il tema “crisi di settore” non può essere l’argomento che giustifica un atteggiamento dilatorio e di chiusura che nei fatti impedisce lo svolgimento di corrette relazioni sindacali nei territori, e che anzi dovrebbe favorirle.
La “crisi di settore” - ad iniziare dagli “stati generali”, fino al recente documento “patto per la crescita” - pur nel rispetto delle reciproche autonomie, conferma una visione largamente convergente delle parti, sia sui problemi che attanagliano il settore, sia sulle proposte che invece sarebbe necessario adottare e che con forza vanno sostenute sollecitando risposte immediate dal Governo e che non si trovano nei suoi recenti provvedimenti.
La credibilità di tale azione comune è tanto maggiore quanto le parti sociali dimostrano affidabilità e coerenza; anche per questo la situazione di stallo dei tavoli per il rinnovo degli integrativi è ancor più inaccettabile e rischia di minare la stessa efficacia delle azioni comuni intraprese finora a livello nazionale e territoriale per contrastare la crisi.
Per queste motivazioni, permanendo tale situazione,al fine di sollecitare la conclusione dei rinnovi dei contratti integrativi provinciali, l’attivo unitario dei quadri e delegati ritiene necessario dare mandato alle strutture territoriali di avviare le necessarie iniziative di mobilitazione le cui modalità saranno formalmente decise in autonomia da ciascun territorio in rapporto alla situazione dei relativi tavoli di confronto.

NEWSLETTER

Vuoi essere sempre informato sulle attività Fillea? Compila il modulo sottostante e riceverai periodicamente la nostra newsletter.

captcha 

facebook youtube twitter flickr
agenda busta paga mail newsletter