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29.12.11 "Che la stagione che viviamo fosse difficile lo sapevamo da tempo. Gestire la crisi significa in primo luogo affrontare quotidianamente nel rapporto con i lavoratori: la precarietà, gli stipendi non riscossi, la Cassa integrazione, la chiusure di Imprese e la perdita dei posti di lavoro, il lavoro irregolare e quello nero, la scarsa sicurezza. E poi, le scelte sempre più arroganti del padronato, le manovre inique del Governo, le divisioni sindacali.Un contesto con il quale ci dobbiamo confrontare e nel quale dobbiamo agire come sindacato per tutelare ogni giorno i lavoratori che rappresentiamo. Per il settore dell'edilizia questa è la stagione del rinnovo dei contratti integrativi territoriali, un modo anche questo per rispondere ai tanti problemi sopra ricordati." E' quanto afferma Mauro Livi, segretario nazionale della Fillea Cgil, che prosegue "nei giorni scorsi sono stati sottoscritti altri due importanti Contratti Integrativi Territoriali dell'Edilizia, quello di Milano e di Macerata. Accordi, che si aggiungono a quelli di Pesaro, Marche Artigianato già firmati in precedenza, sui quali abbiamo già espresso con chiarezza il giudizio positivo. Un accordo è stato raggiunto anche a Savona. A Taranto è stato sottoscritto un pre - accordo, così come all'Aquila."
Ma almeno altre venti trattative sono ad un livello avanzato e fin dai prossimi giorni, potrebbero tradursi in altrettanti accordi "un risultato che testimonia l'impegno, la competenza e la passione dei nostri gruppi dirigenti sul versante della contrattazione" prosegue Livi, secondo il quale "senza nulla togliere agli accordi finora sottoscritti, ad iniziare da quello delle Marche artigianato, che è stato il primo in assoluto, l'accordo raggiunto il 22 dicembre a Milano può essere la vera svolta di questa tornata contrattuale. Un accordo sofferto e difficile, ma certamente positivo sia sul versante normativo che su quello economico: EVR al 6 %, oltre ad una buona rivalutazione delle indennità di Mensa e trasporto (come anche a Pesaro e Macerata). Una buona tenuta unitaria con Filca e Feneal. Una mediazione quella raggiunta con Ance Milano che conferma una cosa semplice: è possibile rinnovare bene gli Integrativi. Ed possibile fare ciò stando all'interno dell'art 38 del Ccnl."
Per Livi "su quella base e, non solo in Lombardia è possibile realizzare altrettante intese positive per i lavoratori e per il settore. Per completare il rinnovo degli integrativi, la strada è ancora lunga ed in salita ma la determinazione non ci mancherà."
A Pisa si è consumato invece lo strappo di un accordo separato, per Livi "un fatto grave sul piano delle relazioni sindacali e politicamente inaccettabile."
Qui Ance, Filca e Feneal "hanno firmato una intesa senza la Fillea, che a Pisa rappresenta la stragrande maggioranza dei lavoratori avendo oltre il 62% degli iscritti. In quel testo ci sono scarsi risultati e ben 7 deroghe peggiorative al Ccnl. Difficile immaginare che ad un simile risultato si sia giunti per caso" accusa Livi " non crediamo neppure che ciò sia frutto di una qualche strategia. Forse si tratta solo di una scelta di basso profilo, utile più nelle dinamiche interne a qualche organizzazione. Fra l'altro ci risulta che Ance Nazionale abbia preso le debite distanze da quell'episodio. Se è così, le proposte di merito avanzate a Filca e Feneal, dovrebbero consentire ad Ance di riaprire un negoziato che per la Fillea, non è ancora concluso. In caso contrario decideremo le iniziative più opportune.."
Nel Veneto "un documento di indirizzo regionale per la contrattazione territoriale con Ance dopo una lunga trattativa ed una improvvisa accelerazione, ha trovato il consenso di Filca e Feneal e giustamente, non quello della Fillea perché con quella bozza, si vorrebbe peggiorare la mediazione raggiunta con il rinnovo del Ccnl. Anche in quel caso abbiamo sottoposto agli interlocutori, le nostre valutazioni di merito e siamo in attesa di risposte adeguate."
La Fillea Nazionale infine ribadisce a tutte le strutture che la posizione "in ordine al merito delle trattative è quella definita nella Direzione Nazionale del 29 novembre scorso" prosegue Livi "compreso la scelta di rimettere nelle mani dei gruppi dirigenti territoriali, unici soggetti titolari di questa contrattazione, gli specifici negoziati, mentre Ance in qualche territorio, dopo mesi di confronti generici e altrettanto inconcludenti, insiste ancora nel voler ricercare, sempre più improbabili armonizzazioni regionali."
Il tempo corre veloce e quello rimasto per rinnovare i contratti integrativi non è molto "fra qualche settimana inizierà la discussione per preparare la piattaforma del rinnovo del Ccnl in scadenza a dicembre 2012" un appuntamento che per il segretario nazionale "è in stretto rapporto con la contrattazione per il rinnovo dei contratti integrativi e, sarà tanto più agevole nella misura in cui avremo già realizzato buoni accordi integrativi."

GLI INTEGRATIVI SOTTOSCRITTI
MACERATA 27.12.11
MILANO 22.12.11
PESARO URBINO 25.07.11

 

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