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07.06.13 A metà marzo di quest'anno Federlegno ha sospeso le trattative per il rinnovo del CCNL sostenendo che non c’erano le condizioni per proseguire.Per questo Fillea CGIL, Filca CISL, Feneal UIL Toscana ha aderito allo sciopero nazionale.
La chiusura del contratto con Federlegno oltre a portare risposte in termini economici ai lavoratori dell'industria avvierà alla possibile conclusione anche gli altri contratti aperti di settore che in Toscana complessivamente comprendono circa 15.000 addetti per più di 2400 imprese.
Le questioni sul tavolo sono molte e le trattative devono riprendere partendo dalle richieste che unitariamente i lavoratori hanno fatto alle controparti nelle piattaforme. Da qui lo sciopero nazionale di 4 e il presidio in Piazza della Repubblica a Firenze, sotto la sede di Confindustria Toscana.
'Respingiamo l'idea che per affrontare la crisi del settore, che non neghiamo ma conosciamo benissimo', sostiene Giulia Bartoli Segretario Generale della Fillea CGIL Toscana, 'si debba passare dalla riduzione dei diritti dei lavoratori, penso alla proposta degli orari multiperiodali che così fatta farebbe saltare tutte le maggiorazioni per lo straordinario, o alla proposta sull'apprendistato che porterebbe ad un salario lordo mensile di circa 866 euro se assunti al livello AE2, semplicemente inaccettabile; così come inaccettabile è la sostanziale liberalizzazione del tempo determinato eliminando ogni tetto al suo utilizzo che porta solo ad un aumento della precarietà anche a scapito della professionalità'. 'Con lo sciopero di oggi, in Toscana come in altre regioni italiane, vogliamo affermare che l'unica strada per la ripresa è puntare su uno sviluppo di qualità, sull'innovazione, la ricerca e la formazione non riducendo i diritti, oltre fare sinergia e rete fra imprese dello stesso settore o della filiera,  intervenendo con incentivi e riduzione della pressione fiscale' sostiene Massimo Brani Segretario Regionale Filca CISL, 'Le imprese del settore in Toscana sono medio piccole dove il numero medio è di 6,3 addetti per impresa, solo 5 Aziende hanno più di 100 dipendenti, con quali forze pensiamo di affrontare la concorrenza?'
Per Ernesto d'Anna Segretario della Feneal Uil 'Chiudere questo contratto dando risposte salariali ai lavoratori, intervenendo su norme come la malattia e le molestie che sono norme di civiltà, puntando sulla responsabilità d'impresa, sul rispetto delle regole, permette di dare risposte anche al settore e alla sua ripresa; vi è stata una forte risposta dei i lavoratori che hanno capito le problematicità e le criticità dietro questa trattativa e pur con grande difficoltà hanno aderito e partecipato allo sciopero.  Ora tocca a Federlegno dare risposte adeguate'.
 
FONTE: FILLEA FILCA FENEAL TOSCANA

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