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03.10.13"Giustizia e lavoro subito: è lo slogan recitato ieri mattina da circa 200 operai edili disoccupati con un flash mob organizzato dalla Fillea Cgil, presso lo spiazzo antistante il Palazzo di Giustizia." Questo il racconto di Davide Guarcello per il quotidiano La Sicilia, che ha intervistato Mario Ridulfo, segretario generale della Fillea di Palermo "il flash mob serve per tenere alta l'attenzione. Troppi suicidi e troppe morti sul lavoro. Questa gente è disperata e non ce la fa più. Occorre sbloccare i cantieri delle opere già appaltate e finanziate."
 
TENSIONE ALTISSIMA PER IL LAVORO CHE MANCA
di Davide Guarcello
 
«Giustizia e lavoro subito». È lo slogan recitato ieri mattina da circa 200 operai edili disoccupati con un flash mob organizzato dalla Fillea Cgil, presso lo spiazzo antistante il Palazzo di Giustizia. Sono scesi in piazza, sdraiandosi per terra, formando coi loro corpi la scritta «Lavoro subito» e segnando con dei gessetti bianchi le sagome dei colleghi caduti sul lavoro. Poi hanno piazzato gli elmetti sopra le sagome per ricordarli e per richiamare l'attenzione delle istituzioni sulla crisi del comparto edile in Sicilia. La scena è stata ripetuta in via Ruggero Settimo e davanti alla prefettura. «Il flash mob - ha spiegato Mario Ridulfo, segretario della Fillea Cgil Palermo - serve per tenere alta l'attenzione. Troppi suicidi e troppe morti sul lavoro. Questa gente è disperata e non ce la fa più. ccorre sbloccare i cantieri delle opere già appaltate e finanziate».
Basti pensare, ad esempio, all'annosa questione della chiusura dell'anello ferroviario (finanziato per 152mln alla Tecnis) e mai partito per dubbi sollevati dalla direzione generale Concorrenza di Bruxelles. O ancora: l'ammodernamento del Policlinico e della SS121 Palermo Agrigento,la tratta Bolognetta-Lercara, il raddoppio ferroviario lungo la tratta Cefalù-Castelbuono, la ripresa dei lavori lungo la Ogliastrillo-Fiumetorto, la Tratta B (Notarbartolo-La Malfa l del passante ferroviario e il collettore fognario Sud-Orientale. E anche il dimenticato progetto di raddoppio del Ponte Corleone o del sottopasso di via Perpignano, «i ui contratti sono stati rescissi da anni (alla Cariboni, ora fallita)  che il Comune - afferma Ridulfo - aveva promesso di riappaltare entro fine 2013. Lo scorso novembre, infatti, l'assessore alla Mobilità Tullio Giuffrè mi aveva garantito la pubblicazione del nuovo bando entro un anno. È passato più di un anno dall'insediamento della Giunta Orlando, e ancora nessuna traccia delle nuove gare d'appalto. I soldi ci sono, ma vanno aggiornati i vecchi tariffari. Sono opere fondamentali per snellire il traffico, che darebbero anche lavoro. Non si capisce questa lentezza».
Dopo il flash mob altri 100 edili provenienti dal resto della provincia si sono aggregati al corteo diretto in Prefettura. Non sono mancati attimi di tensione in via Cavour (angolo via Roma)  quando un tassista ha forzato il corteo e un operaio è svenuto per la tensione. Una delegazione è stata poi ricevuta dal capo di gabinetto del prefetto, raccogliendo le istanze el sindacato. Sono stati consegnati oltre 500 curricula dei disoccupati, per i prossimi cantieri.
Inoltre, hanno chiesto di attivare un osservatorio permanente che contribuisca a monitorare lo stato di attuazione dei cantieri per le opere pubbliche finanziate e appaltate, ma mai partite. «Ci è stata data la disponibilità a costituire questo tavolo. L'impegno della prefettura, inoltre - ha sottolineato Ridulfo - riguarda anche la nostra richiesta di un sostegno straordinario al reddito per tutti i disoccupati edili di Palermo e provincia. Ci garantiscono che sarà predisposta una ota al presidente della Regione. Abbiamo altresì denunciato l'assenza degli organi ispettivi per il contrasto al lavoro nero nei cantieri di Palermo e provincia anche per l'assenza di risorse ad essi destinati alle istituzioni, in primis dalla Regione. Infine - ha concluso - chiediamo di sottoscrivere un protocollo che impegni le stazioni appaltanti pubbliche (Rfi, Anas, ecc .) a favorire l'assunzione di manodopera locale nei cantieri».

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