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16.04.14  Sono in stato di agitazione i dipendenti della "Immobiliare Strasburgo". La societa', confiscata  alla mafia e in via di cessione, e' senza un piano industriale che  tuteli i lavoratori. La decisione della nuova mobilitazione e' stata  presa al termine dell'assemblea che si e' svolta alla Cgil di via  Bernabei. I 37 tra operai e impiegati della societa' hanno espresso  assieme alla Fillea Cgil "preoccupazione" per l'assenza di prospettive future all'interno della societa', che oggi vanta 45 milioni di euro  di crediti da riscuotere da parte di enti pubblici, come Regione e  Comune.
"In considerazione delle valutazioni emerse nel corso  dell'assemblea circa il futuro industriale e occupazionale della  societa' - dichiara il segretario della Fillea Cgil di Palermo, Mario Ridulfo - esprimiamo grave preoccupazione per l'assenza di un progetto di gestione aziendale, mentre di contro registriamo l'evidente processo di cessione del patrimonio immobiliare della societa' stessa". Ridulfo ha scritto oggi una lettera all'Immobiliare Strasburgo, all'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla mafia e, per conoscenza, al prefetto di Palermo.
Per questi motivi e anche per l'assenza di un confronto, piu' volte sollecitato dalla Fillea Cgil, e' stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori. Il sindacato si e' riservato di intraprendere "tutte le iniziative piu' opportune" a difesa dei livelli occupazionali e per il rilancio dell'azienda. "I lavoratori - continua Ridulfo - sono legittimamente preoccupati per il loro futuro,anche perche' non esiste nessun luogo o 'tavolo' dove si discuta di queste aziende e di questi lavoratori. Dei beni si parla molto perche'a quanto pare interessano piu' i magazzini, gli appartamenti e i 
capannoni. Nessun incontro, invece, e' stato convocato per parlare dei lavoratori". L'Immobiliare Strasburgo in questi ultimi anni ha assegnato a Comune e Provincia, che ne avevano fatto richiesta, 20 scuole. E a breve dovrebbero andare in porto le cessioni, alla Regione, dei palazzi dove hanno sede l'assessorato alla Cooperazione di via degli Emiri e l'assessorato ai Beni culturali di piazza Croci. Inoltre, e' gia' decisa l'assegnazione al Comune di Palermo del palazzo ex Telecom di via Ugo La Malfa, dove andrebbero uffici comunali e anche il call center Almaviva. Ma la parte principale della proprieta' e' in affitto a privati.
"Tra la cessione dei beni agli enti pubblici e la possibile vendita del patrimonio a privati chiediamo un progetto di rilancio e un piano industriale che salvi i posti di lavoro - conclude Ridulfo - i lunghi anni del sequestro hanno dimostrato che e' possibile coniugare legalita', lavoro e sviluppo, mantenendo l'occupazione".
 
FONTE: LABITALIA - ADNKRONOS 

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