Agenda FilleaFlickr FilleaTube twitter 34x34 facebook 34x34 newsletter mail 34x34 busta paga 40x40Calcola
la tua busta paga

domani ci sara logo 1200

 25.02.15 "Da Castrovillari a Caserta, da Mantova alla Puglia. Da Nord a Sud, continua la 'conta' dei posti di avoro persi e delle aziende chiuse nel settore delle costruzioni, come raccontano i dati dello 'Stato di crisi', elaborati dalla Fillea, il sindacato degli edili della Cgil, sulle crisi nel comparto." Così Labitalia / Adnkros di oggi in un lungo speciale sulle crisi nelle costruzioni. Per Walter Schiavella, intervistato dall'agenzia giornalistica ""si continuano a perdere posti di lavoro e le aziende continuano a chiudere. Finora dal governo sono arrivati solo provvedimentii spot, manca un piano vero per le costruzioni, un vero piano industriale, quello ancora non c'è."

COSTRUZIONI. FILLEA, DA NORD A SUD CONTINUA 'ECATOMBE' AZIENDE E ADDETTI

Da Castrovillari a Caserta, da Mantova alla Puglia. Da Nord a Sud, continua la 'conta' dei posti di avoro persi e delle aziende chiuse nel settore delle costruzioni, come raccontano i dati dello 'Stato di crisi', elaborati dalla Fillea, il sindacato degli edili della Cgil, sulle crisi nel comparto.

Si parte da Mantova, dove nei giorni scorsi a protestare con lo sciopero sono stati i lavoratori delle aziende del Gruppo Saviola. Lo hanno indetto sindacati e Rsu per protestare contro l'introduzione di un nuovo sistema retributivo e per chiedere chiarezza sul futuro del ito produttivo di Sustinente. Una simile manifestazione di protesta non si era mai verificata prima, nella cinquantennale storia del gruppo. ltra regione, altra protesta.
In Basilicata, le maestranze impegnate nella realizzazione della superstrada Bradanica hanno bloccato il cantiere di un'opera i cui primissimi passi risalgono agli ormai lontani anni Cinquanta. I lavoratori protestano perché a 11 dei loro colleghi non è stato rinnovato il contratto di lavoro e temono che possa essere l'anticamera di un nuovo stop ai lavori.
E, ancora, a Ferrara in agitazione sono gli ultimi 57 operai dello stabilimento Falco di Codigoro, che rischiano di essere licenziati. Nella grande fabbrica che era il fiore all'occhiello italiano della produzione di pannelli truciolari con il 100% di legno riciclato, attacca la Fillea, "rimarrà qualche guardiano e un paio di altri lavoratori, per garantire un minimo di vigilanza e gestire le pratiche finali".
E lo spettro della chiusura aleggia anche a Livorno, intorno ai dipendenti della Fornace Donati, storica azienda nel settore dei laterizi che rischia di chiudere i battenti per mancanza di argilla miocenica da estrarre e che, ormai da anni, chiede di poter avviare una nuova zona di escavo sulle colline intorno a Castelnuovo della Misericordia, in località Gozzone. L'argilla miocenica, necessaria per la produzione di laterizi antisismici, si è infatti esaurita, con gli operai che reclamano di conoscere in tempi brevi quale sarà il loro futuro.
Situazione drammatica anche per l'Ilcea di Rovigo, dove dal 1° gennaio non c'è cassa integrazione per i dipendenti dell'azienda produttrice di prefabbricati in cemento, prima leader del settore, ora in concordato.
E al Gruppo Italcementi proroga di 12 mesi per la cassa integrazione straordinaria a rotazione. L'accordo è stato siglato al ministero del Lavoro, tra l'azienda, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil. La cassa riguarderà al massimo 444 lavoratoria livello nazionale, di cui 150 in Lombardia. Nello stabilimento di Castrovillari gli ultimi 11 operi, nei giorni scorsi, si sono incatenati davanti il sito produttivo per protesta.
Alla Natuzzi, in Puglia, rientrano in fabbrica oltre 600 lavoratori e arriva la solidarietà. Rimangono 400 lavoratori in cassa integrazione per i quali c'è l'impegno delle parti a trovare una ricollocazione.

WALTER SCHIAVELLA: SEMPRE MENO POSTI LAVORO, DA GOVERNO SOLO AZIONI SPOT"
Si continuano a perdere posti di lavoro e le aziende continuano a chiudere. Finora dal governo sono arrivati solo provvedimentii spot, manca un piano vero per le costruzioni, un vero piano industriale, quello ancora non c'è". Così Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, spiega, in un colloquio con Labitalia, i dati sulla crisi delle costruzioni che il sindacato degli edili di Corso d'Italia raccoglie in una banca dati che ricomprende tutte le crisi aziendali, grandi e piccole, da Nord aSud, in tutta Italia.
Per il sindacato, il 2015 non sarà l'anno della ripresa per il settore, come ritiene possibile il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, intervistato da Labitalia, "ma piuttosto verrano a compimento tante crisi aziendali, in un settore che prevede, come abbiamo più volte denunciato, degli ammortizzatori sociali insufficienti".
La richiesta della Fillea è chiara: "Le risorse annunciate dal governo -sottolinea Schiavella- su dissesto idrogeologico, interventi sulle scuole e Sblocca Italia vanno spese e 'cantierizzate' nel 2015".
Ma la possibilità di un nuovo sviluppo per le costruzioni, avverte Schiavella, non deve essere 'scambiata' con meno tutele e diritti. "Il governo sta facendo troppo poco dal punto di vista degli investimenti e allo stesso tempo -rimarca il sindacalista- continua nella strategia di destrutturare le regole che governano il settore e che invece vanno presidiate".
"Penso -ribadisce ancora Schiavella- a quanto non si sta facendo in materia di appalti, con l'insufficienza dei provvedimenti complessivi a tutela della legalità. E ancora a quanto non si sta facendo in materia di infortuni e sicurezza".

PAOLO BUZZETTI, ANCE: ARRIVANO I PRIMI SEGNALI POSITIVI
Per il settore delle costruzioni, dopo una lunga crisi, si intravedono segnali positivi, ma il governo deve 'supportarli'. E' quanto sostiene Paolo Buzzetti, presidente dell'Ance, in un colloquio con Labitalia. "I segnali di una possibile ripresa -spiega Buzzetti- ci sono tutti e mi fa ben sperare l'attenzione riservata dal governo all'edilizia come volano per la ripresa. Nel 2014, rispetto al 2013, abbiamo registrato -sottolinea ancora Buzzetti- una crescita del 2,2% del mercato delle  compravendite che ci fa ben sperare. Un dato che è fatto di ottimi risultati in città come Firenze (22,2%), Roma (11,8%) ma anche nelle  piccole città i dati evidenziano dei segnali positivi".Uno scenario che, per Buzzetti, discende da diversi moviti. "E' un risultato -spiega- che è dovuto sia a fattori tecnici, ma anche alla  disponibilità delle famiglie, che hanno liquidità a disposizione, a voler ripartire. E ha contato anche l'azione fatta sui mutui, ad  esempio con l'accordo con Cassa depositi e prestiti, e in generale con un'offerta migliore da parte delle banche, con tassi di interesse più bassi". Ma i segnali positivi per il settore non arrivano solo dalla 'ripartenza' delle compravendite. "Abbiamo avuto la ripresa, dopo sei anni di crisi -sottolinea Buzzetti- dei bandi di gara di opere pubbliche che hanno fatto segnare un +30% in termini di  numeri, e un +18% di valore complessivo".
Per Buzzetti, "tutto questo è naturalmente il frutto di tanti macro fattori come l'indebolimento dell'euro nei confronti del dollaro, il  calo del prezzo del petrolio e di conseguenza anche dell'energia, e poi l'erogazione di risorse da parte della Bce".Tutti elementi positivi, ribadisce Buzzetti, che si inseriscono però su un settore allo 'stremo'. "Gli elementi positivi -sottolinea- ci  sono tutti ma intervengono su una sistema industriale colpito fortemente dalla crisi di questi anni. Se ci fosse la ripartenza del  mercato interno e dell'edilizia allora si potrebbe vedere davvero qualcosa di buono". Perchè questo avvenga, però, ribadisce ancora Buzzetti, serve il ritorno a pieno regime degli investimenti pubblici.
"In questi anni di crisi noi -spiega Buzzetti- abbiamo avuto un aumento del 18% della cosiddetta spesa improduttiva nella P.a. e cioè  legata a stipendi e consulenze, ma allo stesso tempo c'è stato un calo del 18% di quelli che sono gli investimenti sui beni pubblici". "Per dare quindi una vera svolta servirebbero investimenti pubblici per intervenire ad esempio sulla manutenzione delle strade e sul dissesto idrogeologico. E allo stesso tempo speriamo che non ci siano tasse e balzelli che a frenare la ripresa del mercato immobiliare", conclude.

I DATI DEL CENTRO STUDI ANCE
Dopo sette anni consecutivi di crisi per il mondo delle costruzioni, arrivano i primi segnali positivi in termini di numero di compravendite di unità immobiliari residenziali, di erogazioni di mutui alle famiglie e di bandi di gara per lavori pubblici. E' quanto emerge da dati Ance. Dopo otto trimestri consecutivi di cali tendenziali, nei primi nove mesi del 2014, sul mercato residenziale italiano si avvertono i primi segnali positivi in termini di compravendite immobiliari, in crescita del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In particolare, i dati del terzo trimestre 2014 mostrano un aumento del 4,1% complessivo, confermando e rafforzando i segnali positivi delle compravendite di abitazioni nelle grandi città (+6,9% rispetto al terzo trimestre 2014) e portando una variazione positiva anche per i comuni non capoluogo (+2,8% rispetto al terzo trimestre 2014).
Nelle grandi città, nello specifico, si rilevano aumenti particolarmente significativi a Milano (+6,8% rispetto al terzo trimestre del 2013), a Roma (+11,8%), a Genova (+10,4%), a Bologna (+18,7%) e a Firenze (+22,8%), a conferma di un trend positivo in atto dall'inizio del 2014. Anche le città di Torino e Napoli tornano a manifestare variazioni positive.
Peraltro, anche l'indice Istat dei prezzi delle abitazioni evidenzia, nel terzo trimestre 2014, un primo segno positivo, dopo circa due anni, relativo alle quotazioni delle case nuove, in aumento dello 0,7% rispetto al secondo trimestre 2014. Complessivamente, i prezzi delle abitazioni (nuovo ed usato) rimangono in calo (-0,5% rispetto al secondo trimestre 2014).
Sul fronte dei lavori pubblici, nel corso del 2014 si segnala, dopo anni di pesanti contrazioni, un aumento dei bandi di gara pubblicati sia in termini di numero (+30,4% rispetto al 2013) che di valore (+18,3%). La crescita coinvolge molte stazioni appaltanti (ad esempio Comuni, Anas, Fs) e risulta sostenuta al Sud, più ridotta al Centro, mentre al Nord permane il segno negativo nel valore posto in gara.

 

NEWSLETTER

Vuoi essere sempre informato sulle attività Fillea? Compila il modulo sottostante e riceverai periodicamente la nostra newsletter.

captcha 

facebook youtube twitter flickr
agenda busta paga mail newsletter