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Referendum

24.03.15  Non ce l’ha fatta il 58enne Antonio Sappracone, l’operaio edile che domenica mattina era caduto da un ponteggio alto tre metri in contrada Fossa Melanico di Montenero di Bisaccia. Nonostante un intervento chirurgico alla testa compiuto ieri dai medici del reparto di neurochirurgia dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, l’uomo è deceduto nella notte. Domenica la Fillea, con il segretario regionale Pasquale Sisto, aveva lanciato l'ennesimo appello, che riportiamo interamente dal sito primonumero.it

«Questi tipi di lavori di muratori che vanno a sistemare i tetti dei parenti e amici il sabato e la domenica sono fenomeni molto diffusi. Negli ultimi anni di estrema crisi del settore dell’edilizia non solo il sabato e la domenica ma tutti i giorni per arrangiare e cercare di portare avanti in qualche modo la famiglia si effettuano ogni tipo di lavori e manutenzioni in abitazioni private (e non solo) logicamente in nero - afferma il sindacalista - Questi tipi di manutenzioni e in particolare i rifacimenti dei tetti e della facciate della case sono lavori pericolosissimi per l’incolumità fisica delle persone che lo eseguono in quanto si lavora senza nessuna protezione e le impalcature sono montate alla buona perché non si possiede i mezzi e gli strumenti per effettuare manutenzione sui tetti, sui balconi, sulla facciate delle abitazioni. Come logico il più delle volte le impalcature non si possiedono neanche e per riparare i balconi si sale sulle scale di legno per la raccolta delle olive non idonei per la manutenzione edile. Noi tutti ci ricordiamo di questi diffusi fenomeni di lavoro nero senza nessuna protezione solo al momento che succedono gravi incidenti come quello di oggi di Montenero di Bisaccia perché solo in questi casi si viene a conoscenza della situazione in essere anche perché i piccoli infortuni per i quali non c’è bisogno dell’autoambulanza logicamente non si dichiarano e al medico si dice di essersi infortunato a casa propria». Sisto fa riferimento anche Il rappresentante dell’organizzazione di categoria torna a chiedere più controlli agli organi preposti e anche «più attenzione da parte dei lavoratori che in questi periodi di estrema crisi e per estrema necessità si gettano in ogni tipo di situazione anche pericolosa purché si riporti qualcosa a casa».

fonte: Primonumero.it

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