24.03.15 "L'unico ammortizzatore sociale che riconosciamo e' il lavoro". Lo dicono a gran voce gli edili della Fillea Cgil che domani scendono in piazza a Bagheria per una giornata di mobilitazione di tutti i 114 dipendenti di Ati Group, Edimar ed Ediltecna, le tre aziende di Bagheria confiscate alla mafia, appartenute a Michele Aiello.

Cgil Palermo e Fillea chiedono all'azienda in amministrazione giudiziaria di far ripartire i lavori nei cantieri fermi ormai da piu' di un anno, rimasti inattivi da quando, con la confisca definitiva, il patrimonio della societa' e' stato estrapolato e ceduto allo Stato. L'azienda, entrata in crisi, ha dovuto mettere gli operai in cassa integrazione e malgrado le diverse commesse in corso, e l'acquisizione di nuove commesse, tra cui quelle di recente affidate dall'Agenzia nazionale per i beni confiscati, i cantieri sono rimasti inattivi e in questo momento lavorano solo 10 operai edili su 80 (dei 114 fanno parte anche 17 metalmeccanici e 8 impiegati). Il sindacato ha chiesto un incontro con l'Agenzia per superare gli ostacoli che intralciano la riattivazione delle opere interrotte.

Fonte: Agenzia Dire