11.09.15 "La crisi ha ridotto il peso degli stranieri sul totale della forza lavoro nel settore delle costruzioni, dal 20 al 16,4% circa in un solo anno, tra il 2013 e il 2014, con 50mila unità in meno. Tuttavia la quota di lavoratori non italiani resta tra le più alte nei vari settori produttivi: a parte i servizi alla persona, dove si arriva al 39% di stranieri, più stranieri che in edilizia ci sono solo inalberghi e ristoranti (17,7%), seguito appunto dalle costruzioni al 16,4%, dall'agricoltura al 14,1%. Più indietro industria e magazzinaggio (9,7%), l'industria (9,3%), il commercio (6,4%), attività immobiliare e servizi alle imprese (6,2%). Ovviamente non considerando la componente di lavoro nero, che la Fillea stima in 300mila unità in edilizia, più di quelli registrati." Lo scrive Alessandro Arona sul quotidiano Edilizia & Territorio, il giorno dopo la presentazione del Rapporto Fillea e Fondazione Di Vittorio sulla condizione dei lavoratori stranieri nel settore delle costruzioni.