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Sciopero Cgil e Uil. Alta l'adesioni nei nostri settori. Genovesi e Panzarella: salute e sicurezza sul lavoro sia un tema prioritario non solo di Uil e Cgil, ma di tutta la politica e del governo.

Sicurezza sul lavoro. FenealUil e Fillea Cgil: in tutte le regioni e province autonome lo sciopero sarà esteso alle 8 ore, come per l'edilizia, anche nel legno-arredo, lapidei, cemento, laterizi.  

È stata raggiunta l’ipotesi di accordo per rinnovare la parte economica del contratto unico dei materiali da costruzione - lapidei, laterizi, cemento -  Confapi Aniem, scaduto il 30 giugno 2022. Scarica

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22.06.12 Si è svolto il 20 giugno al Ministero dello Svilluppo Economico l'incontro sulla vicenda degli stabilimenti Italcementi di Porto Empedocle e Vibo Marina, su cui l'azienda aveva annunciato la chiusura con il licenziamento dei lavoratori, procedura poi ritirata il 14 giugno a seguito di un accordo con il sindacato e della convocazione del tavolo presso il Mise.
Per Mauro Livi, segretario nazionale Fillea "la partecipazione attiva delle istituzioni locali - Regioni, Provincie, Comuni oltre alle Prefetture e ai Parlamentari eletti - è la conferma che la lotta dei lavoratori e del sindacato, che hanno sospeso le produzioni nei due stabilimenti appena venuti a conoscenza delle intenzioni della azienda, è riuscita a far diventare questa vertenza una battaglia generale per il lavoro e per l’occupazione non solo dei due territori coinvolti. Il Ministero ha ricordato come questa lotta dei lavoratori ha conseguito un primo e fondamentale risultato, che è quello del ritiro della procedura di messa in mobilità dei 188 dipendenti da parte di Italcementi."
Questo risultato è contenuto nell’accordo sottoscritto il 14 giugno presso Federmaco da Italcementi, le Segreterie Nazionali e Territoriali dei sindacati e le Rsu "un accordo che scongiura la chiusura dei due stabilimenti, consente la ripresa delle produzioni e che impegna tutti i soggetti, comprese le Istituzioni, alla ricerca di soluzioni alternative al licenziamento delle maestranze. Un impegno che Italcementi ha confermato anche in sede Ministeriale e che dovrà concretizzarsi nelle prossime settimane mediante specifiche intese sindacali."
Nell'incontro al Mise la Direzione Italcementi "ha confermato le scelte fatte in conseguenza della grave crisi che investe il settore cemento e che si trascina da anni, senza che siano stati adottati provvedimenti in grado di invertire la tendenza. Italcementi ha altresì ribadito che il ritiro della procedura è un segnale di disponibilità alle richieste pervenute da più parti. Ora sono necessarie risposte forti e tempestive sugli investimenti in edilizia senza dei quali le criticità saranno ben maggiori di quelle attuali e riguarderanno l’intero territorio nazionale. Italcementi ha confermato comunque la disponibilità a ricercare tutte le soluzioni possibili relative agli ammortizzatori sociali."
Da parte loro, le Istituzioni locali "hanno confermato la loro disponibilità, già emersa in sede locale, a risolvere in tempi brevi tutti quei problemi di efficientamento della operatività degli stabilimenti ad iniziare dal risparmio energetico, dal reperimento delle materie prime e dalla logistica territoriale."

Come Fillea "abbiamo sottolineato che la crisi del settore cemento è la conseguenza diretta della crisi dell’ edilizia - che ha già visto la perdita di oltre 300.000 posti di lavoro - e che se non riparte questo settore le conseguenze saranno molto pesanti. La crisi del cemento è almeno da quattro anni una crisi di mercato, essendoci in Italia una capacità produttiva complessiva installata quasi doppia della domanda" prosegue Livi "per questo è necessario aprire tutti cantieri già progettati e finanziati e coinvolgere le Istituzioni locali per il ruolo importante che svolgono, il tutto accompagnato dalla vertenzialità del sindacato."

L’accordo raggiunto il 14 giugno ha evitato i licenziamenti "ma non ha risolto le cause che avevano portato Italcementi a quella scelta. Abbiamo di fronte alcuni mesi per trovare le soluzioni più idonee per mettere in garanzia i posti di lavoro ed una duratura prospettiva industriale. Sarà una battaglia difficile che dovremo combattere uniti con le popolazioni e le Istituzioni. Una battaglia che si lega a quella più generale che da anni stiamo portando avanti anche a livello nazionale."

Dall'incontro al Mise la conferma del Ministero ad un impegno a seguire direttamente la vertenza Italcementi e la proposta di un tavolo tecnico permanente per valutarne l’evoluzione delle diverse problematiche. Prossimo incontro a luglio, ed intanto il 27 giugno in Fillea la convocazione del coordinamento Rsu Italcementi "in tal contesto valuteremo la situazione del gruppo in merito alle preoccupanti prospettive produttive ed occupazionali e definiremo gli orientamenti necessari ai futuri appuntamenti con la Direzione Aziendale" conclude Mauro Livi

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