15.03.12 Dopo oltre un anno di trattative e di confronto sulle questioni contrattuali e del bilateralismo e "nonostante la disponibilità dei sindacati di categoria nell' affrontare in maniera costruttiva e propositiva le difficoltà ingenerate dalla crisi economica e di settore che attraversa la provincia di Torino, registriamo una netta chiusura da parte dell'Ance torinese nel dare risposta alle rivendicazioni sindacali e ai problemi salariali dei lavoratori" è quanto si legge in un comunicato di Fillea Filca Feneal di Torino , che esprimono un giudizio fortemente negativo sulle posizioni imprenditoriali e ritengono "non procrastinabili ulteriormente i tempi di rinnovo del CCPL."
Gli edili Cgil Cisl Uil di Torino ricordano che "l'art. 38 del CCNL edilizia industria del 19 aprile 2010 demandava al livello territoriale la contrattazione di 2° livello, con decorrenza 1° gennaio 2011" e che la piattaforma unitaria è stata "inviata al collegio costruttori di Torino il 16 dicembre 2010."
Per i sindacati " la crisi e' tangibile ma va affrontata responsabilmente" ed il valore aggiunto è la ricerca di "soluzioni condivise che attraverso il rinnovo dell'integrativo torinese contribuiscano a sostenere l'impresa sana, a tutelare l'occupazione, contrastando l'impresa irregolare e i fenomeni distorsivi legati al ribasso indiscriminato negli appalti, alle infiltrazioni criminali nel settore e ai problemi della sicurezza sul lavoro, ritornati attuali nella nostra provincia, come dimostrano gli incidenti mortali che in questi giorni hanno colpito il nostro territorio."
Fillea Filca Feneal ricordano la straordinaria importanza per le sorti della trattativa dell’incontro programmato per il 27 marzo 2012 e "auspicano una rapida conclusione della vertenza, onde evitare di pregiudicare i passi avanti fatti nel negoziato, con l'apertura di una stagione di conflittualità."