26.11.15 “Firmare un contratto un mese prima della scadenza, riconfermando i due livelli contrattuali e rafforzando i diritti ed i salari dei lavoratori, in un settore dove la crisi ha ridotto di quasi i due terzi la produzione, non è cosa da poco” è quanto afferma Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, particolarmente soddisfatto per l’importante accordo raggiunto dai sindacati delle costruzioni - Fillea Filca Feneal - e dalla controparte Federmaco, per il rinnovo del contratto del settore cemento industria, la cui approvazione passerà ora al vaglio delle assemblee dei lavoratori.
Di questi tempi, dove alla crisi economica si aggiunge anche la crisi di dialogo tra le parti sociale, generata per il segretario Fillea "dalla convinzione di Confindustria che del contratto nazionale - e forse anche del sindacato - se ne possa fare a meno, la firma di questo contratto parla una lingua diversa. Essa conferma che l’azione unitaria del sindacato è in grado di cambiare l'inerzia delle relazioni industriali, aprendo nelle resistenze confindustriali una falla che dobbiamo e possiamo allargare. A questo fine è fondamentale affiancare al'azione per i rinnovi contrattuali uno sforzo riformatore del sistema delle relazioni industriali. In questa direzione gli avanzamenti unitari delle ultime ore sono un segnali importante e positivo.”
Per Schiavella tutto ciò conferma che c'è bisogno di “un sindacato forte, consapevole, unito e compatto. Dopo otto anni di crisi, non può più bastare testimoniare il nostro dissenso, ma dobbiamo saper costruire una strategia - contrattuale, vertenziale, di alleanze - che riduca l’impatto negativo delle scelte economiche del governo, che produca risultati concreti e restituisca ai lavoratori e alle fasce sociali più deboli parte di quanto in questi anni di crisi è stato tolto loro” ha concluso Schiavella, convinto che il rinnovo del Ccnl Cemento “possa dare una spinta positiva agli altri tavoli che da qui a gennaio verranno avviati per tutti gli altri comparti delle costruzioni” ultimo dei quali quello dell'edilizia, in scadenza nel marzo 2016.
