Esteso alle opere previste nel Recovery Plan il protocollo dell'11 dicembre su accelerazione dei cantieri, rafforzamento della qualità del lavoro, incremento occupazione, sicurezza, legalità, formazione.

23.01.2021 Il protocollo siglato l’11 dicembre scorso tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le organizzazioni sindacali per l’accelerazione dei cantieri e il lavoro di qualità nelle opere commissariate sarà applicato anche alle infrastrutture previste dal Recovery Plan. L’importante decisione è stata formalizzata ieri, nel corso di un video incontro tra la ministra Paola De Micheli e i segretari generali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Vito Panzarella, Franco Turri, Alessandro Genovesi. 

Anche per le opere del Recovery Plan, dunque, ci sarà l’apertura di tavoli tematici su porti, ferrovie e tpl per gli interventi di riforma di settore. 

“Si tratta di interventi molto significativi – spiegano i tre segretari generali – perché ci consentono un salto di qualità nei cantieri su tutti i fronti: la celerità dei lavori, l’occupazione, la regolarità, la sicurezza, la legalità, la formazione. In particolare, anche per le opere previste dal Recovery Plan si potrà ricorrere al lavoro a turni ma senza straordinari, ci saranno controlli più rigidi sulle imprese coinvolte, comprese quelle in subappalto, saranno effettuati un giro di vite sulla sicurezza nei cantieri e una maggiore formazione dei lavoratori, grazie anche agli Enti bilaterali.  L’intesa firmata ieri allarga il fronte delle opere in cui è obbligatorio applicare il contratto nazionale dell’edilizia, per contrastare il dumping contrattuale, e prevede l’introduzione di un sistema di verifica sulla forza lavoro occupata. Infine si recepisce l’inserimento di una clausola sociale per garantire la stabilità occupazionale del personale in caso di avvicendamento di operatori economici, mantenendo inalterata la contrattazione d’anticipo prevista per le grandi opere. Ora bisogna passare ai fatti, mettendo in pratica quanto di buono abbiamo concordato, assicurando il massimo coinvolgimento delle organizzazioni sindacali in tutte le fasi del Recovery Plan, come ribadito ieri dai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil nel confronto con il premier Conte”. 

I sindacati infine hanno ricordato che “per cogliere il massimo delle potenzialità, occorrono semplificazioni delle stazioni appaltanti e un piano di assunzioni straordinarie di tecnici e Rup nei provveditorati delle opere pubbliche e negli enti locali”.

Il testo dell'accordo >