Su Collettiva.it il reportage dal paese del "perlato di Sicila", Custonaci.  E poi, le proposte del sindacato e la situazione nei distretti, con intervista alla segretaria nazionale Fazi.          

Per Tatiana Fazi, segretaria nazionale della Fillea, per sviluppare il comparto dei lapidei occorrono politiche di adeguamento, infrastrutture, sostenibilità ambientale.  Vai all'intervista > 

In mancanza di una disciplina nazionale, le amministrazioni locali hanno legiferato in ordine sparso. Viaggio negli otto principali distretti italiani delle pietre e del marmo, dal Trentino alla Sicilia, tra cottimo, cassa integrazione, scarsa sicurezza, e rischi di infiltrazioni. Ne parla Serena Morello, del dipartimento Materiali da costruzione Fillea Nazionale. Vai all'intervista >

Custonaci, su 5 mila abitanti, almeno 1.500 sono impiegati nelle oltre 200 cave di marmo sparse tra monte Cofano e monte Sparagio, su una superficie di tre chilometri quadrati. Un settore che per il comune trapanese vale oltre 45 milioni di euro, grazie ai blocchi di "perlato di Sicilia" esportati in tutto il mondo, facendo di Custonaci il secondo bacino marmifero italiano. Vai al video >

Per il piccolo Giuseppe, 11 anni compiuti nel febbraio del 1955, l'attività di giovane garzone è durata un'estate appena. Poi ha iniziato a impegnarsi quanto e più di un uomo. Con impegno e dedizione questo ragazzo ha velocemente appreso l'arte del pirriature, ossia i principali compiti da svolgere negli impianti di estrazione e trasformazione del marmo del distretto di Custonaci. Il suo racconto scandisce l'evoluzione tecnologica che ha reso questo mestiere più moderno e sicuro. Vai al video >