Il  Direttivo Fillea ha avviato oggi formalmente il percorso congressuale, che si concluderà a Modena a metà novembre, con l'assise nazionale. Leggi anche gli ordini del giorno approvati.              

Con voto unanime è stato approvato il percorso che vedrà il coinvolgimento di oltre 250 mila iscritti (dati al 31/12/2021) tra lavoratori e lavoratrici dell’edilizia, del legno e arredo, delle cementerie e cave, dei laterizi e manufatti in cemento e che si concluderà nei giorni 16,17 e 18 Novembre 2022 a Modena. 

Slogan del XX Congresso Fillea sarà “+ contrattazione + rappresentanza = + democrazia” e dovrà essere l’occasione per rilanciare, con migliaia di assemblee nei cantieri, negli uffici e nelle fabbriche, le parole d’ordine della Fillea Cgil e della Cgil in particolare sulla difesa dei salari, l’estensione dei diritti, la lotta al lavoro nero, all’illegalità, agli infortuni per una programmazione dello sviluppo, nelle infrastrutture pubbliche così come nell’edilizia privata e nella produzione di materiali, che metta al centro qualità del lavoro, professionalità, partecipazione delle lavoratrici e lavoratori. 

Obiettivo del Congresso della Fillea Cgil e di tutta la Cgil sarà quello di alimentare una più ampia stagione di partecipazione e di iniziativa contrattuale e vertenziale per un nuovo modello di sviluppo, nei settori delle costruzioni e più in generale nel Paese, affinché le transizioni ecologiche, digitali e demografiche che stiamo conoscendo siano occasione per una maggiore valorizzazione dell’occupazione, stabile e di qualità.

Il Comitato Direttivo ha inoltre approvato due importanti ordini del giorno:

  • Il primo contro la recente sentenza della Corte Usa che sta minacciando il diritto delle donne americane a decidere del proprio corpo e delle proprie libertà > Vai al testo 
  • il secondo ordine del giorno per ribadire l’impegno della Fillea a rafforzare le tutele salariali dei lavoratori dell’edilizia, in coerenza con i positivi CCNL sottoscritti nei mesi scorsi, rinnovando i contratti collettivi territoriali e verificando concretamente e senza deroghe i rimandi dei contratti collettivi sugli elementi variabili delle retribuzioni, cioè di quelli istituti salariali legati agli andamenti del settore che da almeno tre anni sono positivi. Contro le resistenze datoriali a riconoscere ai lavoratori le quote di salario maturate che si vanno registrando in diversi territori, il Direttivo Nazionale della Fillea impegna tutte le strutture ad aumentare pressione e mobilitazione. Mai come oggi, di fronte alla crescita dell’inflazione, il salario dei lavoratori va infatti difeso a tutti i livelli della contrattazione collettiva > Vai al testo