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Referendum

Dopo Brandizzo, nuovo subappalto. Fillea Cgil: che gli stessi dirigenti della Sigifer siano nuovamente impiegati nei subappalti di RFI è un fatto di una gravità inaudita.                    

“I lavoratori di Star.Fer sono lavoratori che vanno sempre e comunque tutelati e anche se legalmente il contratto di subappalto con una nuova impresa è fattibile,  la circostanza per cui, cambiato il cappello, gli stessi dirigenti della Sigifer siano nuovamente impiegati nei subappalti di RFI è un fatto di una gravità inaudita”. Così dichiarano in una nota congiunta la Fillea Cgil Nazionale, del Piemonte e di Vercelli.

“Così come grave è che a 9 mesi e più dalla strage di Brandizzo non siano minimamente cambiate le procedure per più formazione, più qualificazione degli operatori, meno subappalti e più gestione diretta da parte di chi materialmente vince gli appalti delle manutenzioni, come ha correttamente ricordato anche la Filt Cgil del Piemonte”. 

“Ci saremmo aspettati – continuano i sindacati – segnali chiari da parte di RFI e da parte del gruppo FF.SS., sia internalizzando ulteriormente le attività come da accordi sottoscritti, assumendo i lavoratori degli appalti edili, sia e soprattutto giungendo ad un’implementazione delle intese in essere. In particolare per qualificare di più imprese e lavoratori chiamati a garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete, nel pieno rispetto dei CCNL edili e, come fatto da diverse amministrazioni pubbliche, agendo le deroghe che il Codice degli Appalti prevede a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, vietando il ricorso al subappalto”.

“Dovremmo attendere l’ennesimo scandolo – continua la Fillea Cgil – o l’ennesima inchiesta giornalistica o peggio l’ennesimo morto lungo i binari affinché le belle parole spese dopo Brandizzo da parte dei vertici dell’azienda di Stato, diventino fatti concreti?”

“Il tema della qualità delle manutenzioni, il tema della sicurezza dei lavoratori – conclude il sindacato - non è un tema diverso dal modello organizzativo, dalla qualità degli investimenti, dalla capacità di far crescere e qualificare indotti ed imprese oltre la logica del profitto e della mancanza di trasparenza lungo la catena degli appalti e delle forniture. E’ chiedere troppo che il committente sia un soggetto pienamente responsabile, capace di pretendere da chi vince un appalto di fare il lavoro per bene e di controllarne costantemente l'esecuzione? 

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