A fine anno si è completata la manovra economica del Governo con l’approvazione della legge n. 160 del 27/12/2019 – Legge di Bilancio 2020 (pubblicata in GU il 30/12/2019) che si integra con il Decreto fiscale e il Decreto Milleproroghe. Nei prossimi mesi saranno emanati i decreti attuativi per la legge di Bilancio (se ne prevedono 134) e del D. fiscale (se ne prevedono n. 43), mentre la stessa Legge di bilancio contiene due appuntamenti per la verifica della sua sostenibilità, il primo ad aprile 2020 con il DEF e il secondo a giugno con il varo del Ddl di assestamento.

Abbiamo scelto di mettere in evidenza alcuni dei principali punti che riguardano il settore delle costruzioni, mentre per un maggiore e più completo approfondimento si allega lo schema sintetico delle principali misure redatto dall’Area delle Politiche per lo Sviluppo della Cgil Nazionale.

Proroga Bonus Casa, Ecobonus e Sisma Bonus (l. di bil. art. 1 c 175)

In generale è stata superata la riduzione dei Bonus previsti dalla normativa precedente per il 2020, confermando le regole e gli importi in vigore nel 2019:

·         Proroga fino al 31/12/2020 bonus fiscale del 50% e del 65% per la riqualificazione energetica di singole unità immobiliari;

·         Confermato fino al 31/12/2021 il bonus fiscale per la riqualificazione energetica di parti in comune (condomini);

·         Confermato fino al 31/12/2021 il bonus fiscale per miglioramento sismico degli immobili (detrazione dal 50% al 85% rispetto alle classi di riduzione del rischio sismico con tetto max di € 96.000);

·         Proroga fino al 31/12/2020 della detrazione Irpef (decennale) per il recupero edilizio delle abitazioni con i seguenti importi:

1.       50% della spesa con tetto max di € 96.000;

2.       per l’acquisto di case facenti parte di edifici interamente ristrutturati da imprese la detrazione forfettaria del 25% del costo di acquisto con tetto max € 96.000;

3.       50% per l’acquisto o realizzazione di box  pertinenti alle abitazioni.

Nota: la politica dei bonus nel 2019 ha prodotto un volume di spesa di 28,9 miliardi superiore ai livelli del 2018 (per 3.2 mld. imputabili alla riqualificazione energetica, in lieve calo rispetto al 2018, e per 25.7 mld. al recupero edilizio). Un recente studio pubblicato dalla Camera dei Deputati evidenzia che gli incentivi fiscali per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica hanno interessato 19,5 milioni di interventi dal 1998 al 2019, ossia oltre il 62,5% delle abitazioni italiane. In venti anni si sono così attivati investimenti pari a quasi 322 miliardi di euro. Questo conferma la validità dei suddetti incentivi per il settore, che come più volte da noi richiesto, devono essere resi stabili nel tempo con una specifica norma di legge.

 

Limitazione dello sconto in fattura di Ecobonus e Sismabonus (l. di bil. art. 1 cc 70, 176)

Per quanto riguarda la possibilità dell’anticipo delle detrazioni  fiscali sotto forma di sconto direttamente in fattura dal parte del fornitore o dell’impresa esecutrice, precedentemente molto osteggiata da associazioni di categoria, sarà limitata al solo Ecobonus  alla seguente condizione:

·         Lavori di risparmio energetico di importo superiore a € 200.000 su parti comuni condominiali con ristrutturazioni importanti di primo livello (almeno il 50% della superficie disperdente).

Nota: L’Agenzia delle Entrate il 07/01/2020 in risposta ad uno specifico interpello ha chiarito che le imprese che acquisiscono il credito d’imposta per lo sconto e cessione da parte del committente, possono utilizzarlo anche per il pagamento del debito per le accise energia/gas; si sottolinea che in forza di questa previsione potranno avere un certo vantaggio le società multiserivizi.

Bouns mobili/elettrodomestici (l. di bil. art. 1 c. 175)

·         Proroga fino al 31/12/2020 della detrazione Irpef del 50% (decennale) del costo (con tetto max di spesa pari a € 10.000) per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe energetica elevata, per immobili oggetto di ristrutturazione.

 

Industria 4.0 (acquisto di beni strumentali) (l. di bil. art. 1 cc. 184-197)

Si è modificata la tipologia del bonus passando dal precedente riconoscimento del super/iper ammortamento al riconoscimento del credito d’imposta.

·         Possono usufruirne tutte le imprese residenti in Italia, per strutture produttive site in Italia (ammesso anche per l’utilizzo dei macchinari in canteri temporanei all’estero).

·         Il credito d’imposta è riconosciuto per l’acquisto di beni strumentali per l’esercizio d’impresa elencati in uno specifico allegato A (materiali) e allegato B (immateriali) della l. 232/2016.

In particolare è previsto:

·         Per investimenti in macchinari nuovi il credito d’imposta del 6% del costo fino ad un tetto max di  2 milioni di euro(bonus usufruibile in 5 quote annuali);

·         Per investimenti in macchinari innovativi funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale un credito d’imposta pari al 40% del costo fino ad un tetto max di 2,5 milioni di Euro, nella misura del 20% da 2,5 a 10 milioni di euro (bonus usufruibile in 5 quote annuali);

·         Per investimenti in software, system integration, piattaforme ed applicazioni connessi a investimenti in beni materiali di industria 4.0 un credito di imposta del 15% con tetto max di € 750.000 (bonus usufruibile in 3 quote annuali).

Possono usufruire del credito di imposta tutte le imprese senza distinzione di settore economico, ad eccezione di quelle con sanzioni interdittive o non in regola con la normativa sulla salute e sicurezza o con i versamenti contributivi. E’ in generale prevista la possibilità di cumulare il suddetto bonus con altri, a condizione di non superare il totale del costo dell’investimento.

 

Investimenti nel Mezzogiorno (l. di bil. art.1 cc. 218, 226-229)

E’ stato prorogato fino al 31/12/2020 il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi in strutture produttive nelle regioni Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia. La proroga vale anche per gli investimenti nei comuni colpiti dal Sisma 2016.

E’ prevista una clausola di verifica della c.d. regola del 34% quale quota minima di investimenti pubblici complessivi nel Mezzogiorno.

Industria 4.0 - Formazione dei lavoratori (l. di bil. art. cc. 210-217)

Prorogato per tutto il 2020 il bonus formazione 4.0 (l.205/2017 artt. da 46 a 56) per la formazione del personale dipendente per acquisizione e consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale previste dal Piano nazionale Impresa 4.0.

Il credito d’imposta varia dal 50% per le piccole imprese (tetto max € 300 mila), 40% per le medie imprese e 30% per le grandi imprese (tetto max € 250 mila). Da sottolineare negativamente che il riconoscimento del credito d’imposta è stato svincolato dalla regolamentazione della relativa formazione nei contratti collettivi aziendali o territoriali.

Investimenti in ricerca e sviluppo (l. di bil. art. 1 cc. 198-209)

Si è potenziato il credito d’imposta del 12% per gli investimenti in R&S  per attività industriali e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico, che sarà calcolato sul totale della spesa e non solamente sull’incremento annuale delle spese sostenute.

Un'altra novità è la previsione del credito d’imposta del 6% per attività di innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti e processi nuovi o sostanzialmente migliorati sul piano tecnologico, eco-compatibilità, ergonomia; è prevista una maggiorazione del credito d’imposta se riguardano processi per la transizione ecologica o l’innovazione digitale 4.0 in base a regole che saranno definite con un apposito decreto del Min. dello Sviluppo Economico.

Per il miglioramento del design e la concezione di nuovi prodotti e campionari (anche per prodotti del settore del mobile e dell’arredo) è previsto un credito d’imposta del 6% con tetto max 1,5 milioni di euro.

Bouns facciate (l. di bil. art. 1 cc 219-222)

Novità introdotta dalla Legge di bilancio, si tratta della possibilità di detrarre il 90% (decennale) per il recupero e restauro di facciate di edifici siti in zone territoriali omogenee A e B (D.M 1444/1968). Servirà un’ interpretazione puntuale dell’Agenzia delle Entrate per definire se la detrazione è prevista per soli contribuenti Irpef e per immobili a destinazione residenziale o se può interessare anche altri soggetti fiscali e immobili con altre  destinazioni.

Ritenute e compensazioni in appalti e subappalti (l. n. 124 /2019 artt. 5,6,7,)

Obbligo del committente di richiedere all’impresa esecutrice e subappaltatrice (per appalti di opere e servizi di importo superiore a € 200.000, a prevalente utilizzo di manodopera, presso le sedi di attività del committente, con l’uso di beni strumentali di sua proprietà) copia delle deleghe di pagamento relativa al versamento delle ritenute fiscali dei lavoratori direttamente impiegati nell’esecuzione dell’opera o del servizio. Il versamento è effettuato a cura dell’impresa appaltatrice o subappaltatrice con deleghe distinte per ciascun committente senza possibilità di effettuare alcuna compensazione.

 

Flat tax  (l. di bil. art. 1 commi 691-692)

Soppressa l’imposta sostitutiva del 20% per i contribuenti con ricavi fino a € 100.000

Programma innovativo per la qualità dell’abitare (l. di bil. art. 1 cc 437-443)

Finalità del Programma è “riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo”. Per l’attuazione del Programma è istituito nello stato di previsione del Mit un fondo con una dotazione complessiva pari a 853,81 milioni di euro, per gli anni dal 2020 al 2033

Rigenerazione urbana (l. di bil. art. cc 42-43)
Per le politiche per il territorio sono stati destinati fondi per 9,1 mld., dal 2021 al 2034. Un Dpcm da emanarsi entro il 31 gennaio 2020 definirà i criteri per i contributi ai comuni per investimenti in progetti di rigenerazione urbana con l’obiettivo di ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, migliorare la qualità del tessuto sociale e ambientale e del decoro urbano.

 

Fillea Nazionale - Dipartimento Politiche del Territorio e Dipartimento Edilizia