28.06.12 Rinnovare i contratti integrativi provinciali, rilanciare l’edilizia e creare lavoro: con queste parole d’ordine Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil dell'Emilia-Romagna hanno proclamato per l’intera giornata di venerdì 29 giugno uno sciopero regionale dei lavoratori di tutti i comparti delle costruzioni. E' prevista una manifestazione regionale a Bologna, con appuntamento alle 9.30 davanti alla sede dell'Ance (via Ferruccio Parri 31) e arrivo del corteo nel piazzale di via Aldo Moro per gli interventi conclusivi.
Come spiegano i segretari generali regionali di Fillea Luigi Giove, di Filca Ciro Donnaruma, di Feneal Riccardo Galasso – che parleranno dal palco domani -, le imprese del settore continuano a rifiutare il rinnovo dei contratti integrativi provinciali dopo ben 18 mesi dalla presentazione delle piattaforme: un attacco alla contrattazione di secondo livello, che mira ad affrontare la grave crisi comprimendo salari e diritti dei lavoratori. Fillea, Filca e Feneal regionali non ci stanno, denunciano questo atteggiamento di chiusura delle associazioni di impresa e con lo sciopero di venerdì chiamano i lavoratori alla mobilitazione.
In un documento unitario i tre sindacati richiamano gli effetti pesanti della crisi sul settore: drastico calo degli addetti, estensione di forme di lavoro che eludono la contrattazione come le partite Iva, aumento dell’irregolarità e del lavoro nero, impennata nel ricorso agli ammortizzatori, difficoltà del sistema bilaterale ad autofinanziarsi causa la riduzione della massa salariale. Il rilancio dell’edilizia – sostengono inoltre Fillea, Filca, Feneal regionali – deve segnare il passaggio ad una nuova idea di sviluppo sostenibile, contro l’uso indiscriminato del territorio e la speculazione, contro l’urbanizzazione selvaggia, per un modo di costruire rispettoso delle persone, del lavoro e dell’ambiente. Tanto più di fronte all’emergenza terremoto in Emilia e alla prospettiva della ricostruzione, che richiedono un’opera urgente di messa in sicurezza del patrimonio pubblico e privato, residenziale e non. Ma il problema della manutenzione e della prevenzione riguarda - secondo sindacati delle costruzioni dell’Emilia Romagna - tutto il territorio regionale: serve un grande investimento, per il quale si chiede di allentare le regole del patto di stabilità per gli enti locali non solo delle zone terremotate.