06.07.15 "I lavoratori del marmo, circa duemila fra cavatori e operai di segherie e laboratori della provincia, oggi incrociano le braccia per 24 ore: è il quarto sciopero dopo quelli del 18 maggio, e de 4 e 5 giugno. Sta diventando rovente il braccio di ferro: da una parte i sindacati di categoria Filca Cisl, Fillea Cgil, Feneal Uil, Cobas marm, dall`altra la delegazione trattante dell`associazione industriali." Questo il racconto del quotidiano Il Tirreno di oggi.
L'articolo prosegue:
In mezzo un tavolo rimasto deserto dopo la rottura delle trattative da parte sindacale, a sostegno dellavertenza per il rinnovodell`integrativo provinciale del lapideo. Alla richiesta di un aumento di 15 euro (sui 4,5 attuali ) dell`indennità di presenza giornaliera, gli industriali hanno controproposto un aumento di due euro.
Tanto è bastato ai sindacarsi per alzarsi dal tavolo, senza discutere neppure sugli altri punti della piattaforma. Non solo, mentre i sindacati ragionano su un contratto collettivo al rialzo «perché il settore va bene», Assindustria ritiene invece che debbano essere fatti contratti aziendali perché le aziende non hanno un andamento omogeneo: chi va meglio e chi va peggio. Ultimamente Assindustria, anche su invito del sindaco Angelo Zubbani a guardare con più attenzione le richieste dei lavoratori, si è detta pronta a dialogare. Ma insiste sui contratti aziendali. Posizioni ancora distanti su questioni cruciali.
E così i sindacati procederanno con lo sciopero che avevano proclamato, con tanto di manifestazione. Stamattina alle 9 i lavoratori si raduneranno davanti alla sede di Assindustia sul viale XX Settembre a Fossola e da lì il corteo risalirà il viale fino ad arrivare davanti al palazzo comunale in piazza 2 Giugno.
Prima della manifestazione, Fillea-Cgil, Feneal-Uil, Filca-Clsl e Cobas effettueranno il volantinaggio al piano e al monte per raccogliere più lavoratori possibili. Di solito alle cave lo sciopero è pressoché totale, mentre al piano avviene a macchia di leopardo. A detta dei sindacati in questi giorni in alcune aziende, la proclamazione dl nuovo sciopero avrebbe fatto l`effetto del classico drappo rosso sbandierato davanti al toro, con conseguente inasprimento del clima fino a minacce di licenziamenti. Oggi sarà un'altra giornata calda, in tutti i sensi.