26.03.13 Appuntamento a Genova il 28 marzo, in piazza De Ferrari alle 10 per lo sciopero generale di otto ore dell'edilizia, proclamato da Fillea Filca Feneal per chiedere alle istituzioni interventi immediati per fermare il dramma che si sta consumando nel settore, con la perdita in tre anni di 7mila posti di lavoro. Dai sindacati la richiesta di avviare "le grandi opere progettate e cantierabili, che rilancerebbero non solo l’edilizia, ma tutti i settori produttivi fornendo risposta alla crisi che sta mettendo in ginocchio il Paese e le famiglie."

I sindacati chiedono l'intervento della Regione Liguria per far crescere l'occupazione locale e far ripartire il settore nel segno della sostenibilità, della legalità, affermando il lavoro buono, vero, sicuro e regolare, nel rispetto del CCNL.
Sull'edilizia abitativa e piani di quartiere da Fillea Filca Feneal la richiesta di interventi per "il recupero dell'esistente attraverso l'edilizia sostenibile, il risparmio energetico e la bio edilizia" mentre sul tema del riassetto idrogeologico dai sindacati la richiesta di "interventi urgenti per mettere in sicurezza il territorio ligure, l'edilizia scolastica e sanitaria con risorse svincolate dal Patto di stabilità."
Su fronte della legalità e della qualità del lavoro e dell'impresa il sindacato chiede "l'attribuzione dei lavori con gare d'appalto trasparenti" che vuol dire "responsabilità sociale d'impresa su occupazione a tempo indeterminato per tutta la durata dell'appalto, la previsione del subappalto al primo livello, la tracciabilità finanziaria di mezzi e materiali, l'utilizzo di tecniche o materiali a basso consumo energetico e a minor impatto ambientale."
"Il tempo è scaduto" annuciano Fillea Filca Feneal nel proclamare la giornata di mobilitazione del 28 marzo.

 

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