30.05.13 Un presidio davanti alla Regione Toscana dalle 10 alle 12,30 e poi l'incontro con rappresentanti del governo regionale per presentare le richieste e le proposte degli edili Cgil Cisl Uil per far ripartire il settore. Questo accade domani in Toscana, in occasione della giornata di mobilitazione nazionale indetta da Fillea Filca Feneal..
 
SINTESI DEL DOCUMENTO FILLEA FILCA FENEAL TOSCANA
PROPOSTE E INDIRIZZI PER RILANCIARE IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

 La giornata di mobilitazione nazionale di Fillea Filca e Feneal, all'interno di una più vasta iniziativa Confederale, vuole rilanciare una vertenza a sostegno del settore delle costruzioni in un quadro economico e sociale profondamente modificato da 5 anni in cui il paese e soprattutto i nostri comparti stanno vivendo una crisi senza precedenti.
I dati della Toscana:
  • dal 2008 ad oggi, circa 22.000 posti di lavoro persi nel solo settore edile;
  • investimenti pubblici in termini di appalti aggiudicati calati di oltre il 50% solo nell'ultimo anno
  • il settore dei laterizi e manufatti sta lavorando al di sotto del 50% della sua capacità produttiva e occupazionale
  • così per gli altri comparti legati all'edilizia, il legno e il cemento in cui la perdita di posti di lavoro è stata rilevante, ma potrebbe risultare pesantissima nel prossimo futuro con la scadenza delle casse integrazioni e degli altri ammortizzatori sociali.
  • Nei primi 4 mesi dell'anno sono state richieste 3.979.348 ore di cassa integrazione con un +52% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente;
Considerare il settore delle costruzioni ‘motore dell’economia’ significa riconsegnargli la funzione anticiclica che gli era attribuita in passato così da poter tornare leva per una ripresa complessiva.
Le OO.SS di categoria toscane chiediamo alla Regione in questo contesto di svolgere il decisivo ruolo di indirizzo, coordinamento e (per quanto di competenza) regolamentare.
Le nostre proposte e le priorità le riassumiamo nei seguenti punti:
  •  sblocco selettivo del patto di stabilità per opere finalizzate alla difesa del territorio dal rischio idrogeologico e sismico, al recupero e messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato, a piani di recupero urbano e di valorizzazione dei beni culturali, in una logica di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico riducendo al minimo l’ulteriore consumo di suolo, rendendo strutturali gli incentivi.
  • intercettare tutte le risorse disponibili e indirizzarle nei lavori e nelle opere strategiche ed urgenti, ci riferiamo per esempio alla programmazione dei fondi strutturali 2014-2020.
  •  messa in sicurezza degli edifici scolastici tra le urgenze che individuiamo come non procrastinabili. Predisporre e condividere una mappatura regionale sulla condizione strutturale degli edifici, sulla presenza di amianto e altri materiali dannosi per la salute e i possibili interventi.
  • Appalti. Piena applicazione della Legge Regionale 38/07 sugli appalti e del protocollo su salute e sicurezza, nel 2012 solo nel 14% degli appalti di lavori è stato utilizzato il criterio dell'offerta economicamente piu vantaggiosa;
  • Infrastrutture. Completamento delle infrastrutture già cantierizzate (tranvia, interporti ed aeroporti, tirrenica, variante di valico, tav e Grosseto-Fano, ammodernamento dei porti ed opere connesse), di notevole importanza per il capoluogo e per l'intera Regione Toscana oltre ad individuare nuove opere strategiche per il territorio.
  • Legalità. Occorre non abbassare la guardia, soprattutto nell'intera filiera degli appalti dove piu fertile è il terreno per infiltrazioni mafiose e criminalità, contrastare il lavoro irregolare, le false partite iva, l'aggiramento delle norme sul part time e su salute e sicurezza sul lavoro;
  • favorire reti d'impresa e consorzi per aggredire mercati singolarmente non raggiungibili data la frammentarietà del tessuto produttivo, anche attraverso meccanismi di sostegno ad azioni di promozione, valorizzando il know how locale;
  • La contrazione del credito nel settore (maggiore che negli altri comparti), rappresenta un punto critico che se non superato, verso le imprese le famiglie e gli strumenti finanziari a sostegno delle opere , porterà ad un aggravamento in tutto il comparto. 
  • Settore Lapideo: chiediamo il proseguimento del percorso avviato sulla revisione della legge Regionale 78/98

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