Con il tema "Di lavoro si vive" si è celebrato il XII congresso della Fillea Cgil, cioè il sindacato degli edili, che ha visto la riconferma di Franco Cosca il quale durante la sua relazione ha parlato di lavoro precario, di pochissime prospettive per il futuro degli edili e di lavoro grigio e nero. Argomenti differenti per un sindacato impegnato a far sbloccare le somme relative ai mega cantieri che dovrebbero caratterizzare la città e le grandi infrastrutture di collegamento. Ma i soldi stanziati sono pochi, così non rimane altro che ben sperare in un futuro in cui le coscienze della politica si possano risvegliare e puntare sulle zone svantaggiate, come nel caso del Vallone che per il crollo di un ponticello ha isolato diversi comuni della provincia. La piaga che caratterizza gli edili è la carenza di controlli, sono pochi gli ispettori così non vengono a galla le forme irregolari di lavoro «nero/grigio o di finte partite Iva». E poi ci sono i contratti a tempo determinato attraverso le agenzie interinali «formule - ha detto Cosca - che creano un distacco tra lavora-tore e impresa». Molti operai infatti si sentono «sfruttati e pronti per essere "buttati" via». Ma c`è una questione che sta a cuore alle organizzazioni sidnacali, è quella relativa al "progetto salute" che era stato sancito quattro anni fa con il quale si sarebbero dovuti controllare tutti gli operai del diretto e dell`indotto.
«Il sindacato - ha detto il segretario degli edili deve lavorare per un salto di qualità in termini di analisi e di proposte sui grandi temi. Dalle ultime notizie l`Anas e la Regione Sicilia metterebbero circa 400 milioni per la famosa ormai circonvallazione di Gela che eviterebbe seriamente il passaggio di mezzi pesanti e di conseguenza si ridurrebbe l`inqui- namento verso la via Venezia, e l`ammodernamento della Gela-Catania, importante arteria di collegamento che servirebbe soprattutto ad evitare altri tragici incidenti, a onorare i tanti morti che si sono registrati in una arteria rimasta ormai un lontano ricordo di scorrimento a doppia corsia». Poi ci sono i tanti cantieri rimasti nel limbo, come il mega appalto per l`autostrada Gela - Siracusa annunciato cinquant`anni fa e ancora non concluso. Senza cantieri, compresi quelli per la sistemazione delle case popolari o la realizzazione di nuovi alloggi, il rischio è che nella nostra provincia ci sia il deserto, molti dipendenti edili rischiano di andare via, mentre c`è ancora chi aspetta i soldi della cassa edile perché i titolari delle aziende per le quali hanno lavorato non hanno versato la somma. Al congresso di ieri erano presenti anche Saverio Piccione della confederazione regionale, il segretario generale di Caltanissetta Ignazio Giudice ed il segretario regionale della Fillea Francesco Tarantino.
I DATI
Da ottobre 2017 ad agosto 2018, quindi 10 mesi, secondo i dati della Cassa edile sono diminuite le imprese, ma anche il numero dei lavoratori e la "massa" salari. Le aziende da 538 (dell`anno precedente) a 528, un meno 10; gli operai da 2.928 (dell`anno precedente) a 2.712: 216 unità in meno. Così come si è abbassata anche la massa salari da 22.670.447 a 18.917.891: oltre 13 milioni in meno.
Fonte: La Sicilia