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CCNL CEMENTO, AUMENTO DI 175 EURO
Aumento di 175 euro per 8mila addetti oltre ai120 euro di recupero inflattivo per un totale di 295 euro.Novità importanti sulla parte normativa.
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Nella tarda serata di ieri i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e la parte datoriale Federbeton hanno firmato l’ipotesi per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro cemento, calce, gesso, scaduto il 31 dicembre scorso e che interessa oltre 8.000 addetti. L’aumento complessivo durante la vigenza sarà pari a 175 euro a parametro 140, che fanno seguito ai 120 euro corrisposti a dicembre scorso grazie al recupero dell’inflazione ex post, per un totale di 295 euro. Le prime due tranche, pari a 60 euro ciascuna, decorreranno dal 1° ottobre di quest’anno e dal 1° ottobre del 2026; la terza, di 55 euro, dal 1° ottobre 2027. Il contratto avrà decorrenza dal 1° gennaio scorso al 31 dicembre del 2027. A questo si aggiungono altre componenti economiche di notevole importanza: un’indennità di lavaggio degli indumenti, a partire dal 1° gennaio 2027, di 10 euro lordi mensili, l’aumento a 300 euro, dai 170 precedenti, l’aumento dell’elemento di garanzia retributiva a carico delle aziende sprovviste di accordi di 2° livello; l’aumento a due euro del contributo dell’attuale indennità sostitutiva di mensa e il costo del pasto completamente a carico delle imprese, l’indennità di turno elevata dal 6% al 7%, il riconoscimento di 4 ore di riposo compensativo per i turnisti per le vigilie di Capodanno e Natale, il premio di anzianità esteso a tutta la platea degli operai dal ventitreesimo anno di anzianità di servizio e che corrisponde ad una mensilità aggiuntiva. Infine la previdenza e la sanità integrative: previsti aumenti sia per il versamento al Fondo pensionistico Concreto che per il contributo al Fondo sanitario integrativo Altea. Molto positivo il giudizio dei tre sindacati: “Si tratta sicuramente di un aumento economico di rilievo – commentano i segretari nazionali Mauro Franzolini della Feneal, Claudio Sottile della Filca, Tatiana Fazi della Fillea – considerando sia il livello a regime che verrà riconosciuto a un lavoratore di primo ingresso, che la copertura economica presente sui diversi istituti. Significativi anche i risultati ottenuti per la parte normativa. Viene rinnovato l’impegno a lavorare sull’inquadramento fissando già da subito la data del primo incontro, aumentato di 6 mesi il periodo di aspettativa, portato quindi da 12 a 18 mesi. L’aumento del periodo di comporto che raggiunge i 24 mesi e dell’importo delle retribuzioni in caso di malattia e infortunio sul lavoro al 100% per 10 mesi e a 50% per ulteriori 6 mesi aumentando di fatto di 4 mesi il periodo retribuito; misure migliorative per la tutela della genitorialità, l’estensione dei congedi nascita alle coppie omogenitoriali, per i congedi in caso di lutto e una dichiarazione comune per le donne vittime di violenza che riconosce il luogo di lavoro, soprattutto in un settore prevalentemente maschile , come mezzo per diffondere la cultura del rispetto e dell’attenzione verso l’altro”. Si tratta di un rinnovo importante per diversi motivi dichiarano Franzolini, Sottile, Fazi - tutela e rafforza il potere di acquisto dei lavoratori e delle loro famiglie, pone attenzione alla contrattazione intersezionale, provvede a consolidare la bilateralità come spazio di studio di settore inserendo tematiche quali l’intelligenza artificiale e il bilancio di sostenibilità, assegna un compito preciso al gruppo di lavoro sull’inquadramento, sostiene gli istituti contrattuali della previdenza complementare e della sanità integrativa, centrali durante tutta la vita del lavoratore. L’ottimo risultato ottenuto è il frutto di un sistema di corrette e moderne relazioni sindacali costruito nel tempo con l’associazione di rappresentanza datoriale Federbeton, l’auspicio, concludono i segretari nazionali di Fenel, Filca, Fillea è che la sottoscrizione di questo accordo sia da traino per i prossimi contratti che la categoria si appresta a discutere. Nei prossimi giorni partiranno le assemblee nei luoghi di lavoro per la validazione dell’ipotesi di accordo.
21 MARZO, FILLEA CGIL IN PIAZZA A TRAPANI
In corteo con 50 mila persone per la giornata nazionale della memoria e dell' impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
"La mafia uccide il lavoro" è lo slogan con cui la Fillea Cgil ha sfilato in corteo da piazza Garibaldi ed è arrivato a piazza Vittorio Emanuele dove era allestito il palco. Il vento che arriva dal mare soffia sulle bandiere colorate di LIbera e sui nomi delle vittime innocenti di mafia. Il loro ricordo è portato avanti dai parenti arrivati dall'Italia e dall'estero. Sono complessivamente 500 e sono giunti per la trentesima Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie organizzata a Trapani dall'associazione Libera e da Avviso Pubblico. In testa al corteo Don Luigi Ciotti con i familiari delle vittime di mafia giunti da tutta Italia. Insieme a don Ciotti i vescovi Pietro Maria Fragnelli (Trapani), Angelo Giurdanella (Mazara del Vallo), Alessandro Damiano (Agrigento) e Gualtiero Federico Isacchi (Monreale). Presenti anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il prefetto di Trapani Daniela Lupo e il presidente della commissione regionale antimafia Antonella Cracolici e il segretario generale della Fillea Cgil Antonio Di Franco. A piazza Vittorio Emanuele dove come da tradizione sono stati letti i nomi di tutte le vittime innocenti di mafia. Senza però dimenticare, come ricorda Don Ciotti, il fondatore di Libera, che “l'80% dei familiari delle vittime di mafia non ha ancora avuto verità e senza verità non si può avere giustizia. Loro hanno bisogno di sapere” Per questo, prosegue, “occorre un impegno forte delle istituzioni: Chi sa parli. Questa lettura dei nomi deve graffiare le coscienze. E ci sono molti giovani che abbiamo preparato in questi mesi. Abbiamo lavorato con loro. I giovani ci sono quando proponi loro cose vere, cose vive. Bisogna investire nei giovani”. "La parola legalità significa anche rispetto del lavoro e quindi dei contratti. Siamo in un regione dove riscontriamo 5 morti in giorno in Sicilia", dice il segretario generale della Fillea Cgil Antonio DI Franco, ''Combattere la mafia significa affermare il diritto al lavoro delle persone. Le persone non sono libere se sono precarie, non sono libere se non arrivano alla fine del mese, non sono libere se muoiono sul lavoro, se i loro diritti fondamentali, a partire da quello alla salute e all'istruzione, non sono garantiti". Per questo è importante "combattere le mafie significa anche affermare un altro modello di società e cambiare quella legislazione assurda, folle che negli ultimi vent'anni è stata fatta che ha affermato un modello di far impresa fondato sullo sfruttamento e su un sistema di subappalti che in realtà non ha fatto altro che favorire l'ingresso della mafia nell'economia reale.
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REFERENDUM, AL VIA CAMPAGNA
“Il voto è la nostra rivolta”, su lavoro e cittadinanza. Il segretario generale della Fillea Cgil Antonio Di Franco insieme al segretario generale della Cgil Maurizio Landini all’Assemblea di Bologna lanciano la campagna 5si
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FILLEA CGIL, ELETTA NUOVA SEGRETERIA
Con il 97,5 per cento dei voti a favore, l'Assemblea Generale, ha eletto la nuova segreteria nazionale, composta al 50 per cento da donne. Il Flash mob con le magliette 'No 'Ndrangheta'