24.02.16 Dopo essere stato travolto dall'inchiesta nazionale su un vasto giro di tangenti, adesso scatta, per presunti condizionamenti mafiosi, il sequestro di quote e azioni del gruppo catanese Tecnis, attivo nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali in Italia e all'estero. 

La società leader del gruppo è la Tecnis Spa, colosso imprenditoriale con un capitale sociale di 32 miliardi euro suddiviso al 50 per cento tra l'Artemis Spa e la Cogip Holding Srl, che si è aggiudicata appalti pubblici per quasi 800 milioni di euro l'anno. Dalla metropolitana catanese, ai lavori dell'anello ferroviario e del collettore fognario di Palermo, passando per il porto di Catania, quello di Ragusa, l'interporto di Catania oltre alla Salerno Reggio Calabria, ai nuovi ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro e ad altre centinaia di commesse che hanno fatto della Tecnis la prima impresa del Sud Italia.

Ma a preoccupare i sindacati c'è soprattutto la sorte circa 700 dipendenti diretti, oltre alle altre centinaia di lavoratori coinvolti nelle Ati che ruotavano intorno all'azienda.

 

Ne parlano Walter Schiavella e Dario Boni in un video-comunicato Fillea:  

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Fonte: Rassegna.it 

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