Direttivo Fillea: decreto semplificazione va corretto, per garantire tutele e diritti ai lavoratori, maggiore qualità dell’impresa, trasparenza. Consegnate le eco-mask, stop alle usa e getta.            

Dal Direttivo Nazionale della Fillea Cgil un messaggio chiaro e netto a Governo, Parlamento e imprese, come ricordato nella relazione introduttiva dal segretario generale Alessandro Genovesi: "il dl semplificazione va corretto in diverse punti, per garantire tutele e diritti ai lavoratori, maggiore qualità dell’impresa, trasparenza e, se necessario, come FIllea siamo pronti,  auspicabilmente a livello unitario, alla mobilitazione. Non aver liberalizzato ulteriormente i sub appalti e aver rintrodotto il Durc, già oggetto di un impegno preso dal Governo, è il “minimo sindacale”, ma l’occasione non va sprecata e le risorse vanno spese per cantieri trasparenti e sicuri.”

Nell’ordine del giorno approvato all’unanimità dai circa 100 componenti del Direttivo Fillea, si ribadisce l’importanza della “difesa a tutti i costi non solo degli attuali strumenti di contrasto al lavoro nero e al dumping contrattuale, ma anche l’immediata attuazione dell’articolo 105 comma 16 del Codice degli Appalti e l’estensione del Durc di Congruità nell’edilizia privata (a partire dal farne un vincolo per accedere ai vari incentivi e bonus), l’introduzione della Patente a punti e dell’aggravante di omicidio sul lavoro” e si dà mandato alla segreteria nazionale “di assumere ogni iniziativa utile a sostenere le ragioni dei lavoratori delle costruzioni con tutti gli strumenti, cominciando dalla mobilitazione territoriale fino ad azioni di sciopero.”

“Non vi può essere rilancio del settore delle costruzioni e più in generale del Paese, senza una politica industriale che punti alla qualificazione delle imprese, alla massima trasparenza della P.A., al rafforzamento di tutti i presidi di legalità attraverso l’applicazione del Codice degli Appalti, il rispetto della contrattazione collettiva, nazionale, territoriale, di cantiere/aziendale” prosegue il documento, ricordando che la semplificazione delle procedure “deve essere inoltre accompagnata da una riforma e riduzione delle stazioni appaltanti, dall’assunzione di migliaia di nuovi tecnici, dal rafforzamento degli organici dei servizi ispettivi, da meccanismi premianti la qualità dei materiali e la sostenibilità economica.”

Per queste ragioni il Comitato direttivo della Fillea CGIL dà mandato alla segreteria nazionale, di predisporre anche unitariamente a Filca Cisl, Feneal Uil e alle Confederazioni “tutte le azioni necessarie per tenere alta l’attenzione e la mobilitazione, per contrastare sbagliate (e costituzionalmente illegittime) manomissioni del Durc e dei documenti attestanti la regolarità contributiva da parte di alcune Regioni (Piemonte e Lombardia) e per impedire che il c.d. decreto semplificazioni introduca elementi in contrasto con le rivendicazioni sovra dichiarate e per migliorarne ulteriormente le norme ivi contenute.”

A partire dal “ripristino dell'offerta economicamente più vantaggiosa (OEV) come criterio di aggiudicazione (e non il ricorso al massimo ribasso), più forti clausole sociali nel subentro eventuale di impresa, dal rafforzamento dei protocolli anti-mafia (chiedendo tra l’altro la generalizzazione delle terze linee guida Sisma 2016 e del settimanale di cantiere semplificato da inviare alle Casse Edili/Edilcasse), oltre che per limitare al massimo il ricorso ai c.d. “commissari” e comunque vincolarli sempre e concretamente al rispetto non solo degli articoli del Codice stesso (a partire dall’articolo 30), ma di tutte le norme del CCNL e delle migliori pratiche contrattuali. In particolare quelle che garantiscano il massimo di tutele, salute e sicurezza, di tutte le lavoratrici e lavoratori impegnati a qualsivoglia titolo in tutti i cantieri, grandi e piccoli.” 

EcoMaskInfine, dal Direttivo Fillea -  il primo “in presenza” dopo il lungo lockdown per l’emergenza Covid-19 - l’addio definitivo alle mascherine usa e getta: anche in previsione del lungo periodo che ci attende, da qui alla fine dell’anno, in cui sarà fondamentale ridurre al massimo l’esposizione al virus e la sua diffusione, la Fillea decide di dotare di mascherine riutilizzabili tutto il proprio apparato, funzionari, dirigenti. Le Eco-Mask della Fillea - prodotte dall’azienda italiana Guzzini in collaborazione con Legambiente, con marcatura CE come dispositivo medico di Tipo I - consentiranno al più grande sindacato delle costruzioni di “risparmiare” al sistema di smaltimento rifiuti circa mezzo milione di mascherine monouso all’anno. 

 

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