Positiva accelerazione dei cantieri ma grande preoccupazione per la regolarità del lavoro: il commento della segreteria nazionale su riunione del Coordinamento Fillea dell'area Sisma.            

Il dato positivo è l’accelerazione dei cantieri nelle regioni del centro Italia colpite dal sisma del 2016 ma per la Fillea Cgil sussistono grandi preoccupazioni, soprattutto sul fronte della regolarità del lavoro: questa la sintesi del Coordinamento delle strutture Fillea Cgil dell’area sisma 2016, svoltasi ieri in video conferenza.  

Da settimane la Fillea è impegnata nel verificare, provincia per provincia e Regione per Regione, la corretta applicazione dell’ordinanza commissariale 78/2019 che prevede l’applicazione del Durc per Congruità al fine di contrastare lavoro irregolare ed illegalità per tutti i lavori pubblici e per i lavori privati con contributo complessivo richiesto superiore ai 50 mila euro. Da una prima analisi di questo lavoro di verifica “registriamo da un lato una positiva accelerazione dei cantieri sia pubblici che privati, tanto per i danni gravi che lievi, ma anche alcune incongruenze tra cantieri aperti e finanziati, contributi erogati (Sal pari e Sal Finali) e massa salari denunciata nelle Casse edili e Edilcasse” si legge in una nota della segreteria nazionale Fillea, che prosegue “colpisce anche il basso numero di richieste di Durc per Congruità rispetto agli stessi dati forniti dagli Uffici Speciali per la Ricostruzione, in relazione ai cantieri aperti e già finanziati, visto che la stragrande maggioranza dei cantieri aperti comprende interventi ben superiori ai 50 mila euro”.

Necessario per la Fillea che “al prossimo incontro sindacale con la struttura commissariale si abbiano tutti i dati degli USR - Uffici Speciali per la Ricostruzione - al fine di verificare il corretto rispetto dell’ordinanza 78, con particolare attenzione a tutti i progetti presentati dopo il 2 settembre 2019 con richieste di contributi superiori ai 50 mila per l’edilizia privata e di qualsivoglia importo per gli interventi pubblici”. 

Infine, dalla Fillea la richiesta di “attivare il prima possibile la piattaforma informatica unica per permettere a tutti i vari soggetti (Casse Edili, USR, Prefetture, Servizi Ispettivi, Struttura commissariale) di avere accesso ai dati della ricostruzione, cantieri, lavoratori. In particolare occorrerà che la piattaforma già filtri tutte le domande di contributi per la ricostruzione privata successivi al 2 settembre 2019, in modo tale da evidenziare tutti i lavori che ricadono negli obblighi previsti dall’ordinanza 78” conclude la Fillea. 

 

Edilizia, Edilizia-PrimoPiano, News, News-PrimoPiano, Homepage-PrimoPiano, Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, Comunicati&Interviste, Centro-Studi, Centrostudi-PrimoPiano, Comunicati&Interviste-PrimoPiano, Politiche-legalita-industria-territorio, Politiche-del-territorio