17 novembre, prima giornata di sciopero nazionale Cgil e Uil contro le politiche del governo. In piazza le regioni del Centro Italia. A Roma installazione dedicata ai morti nelle costruzioni. Le foto               

“I lavoratori delle costruzioni domani sciopereranno e saranno in piazza per chiedere la modifica della legge di bilancio e delle politiche economiche e sociali messe in campo dal Governo, a sostegno delle piattaforme sindacali unitarie.” 

E’ quanto affermano i Segretari generali di FenealUil e Fillea Cgil, Vito Panzarella e Alessandro Genovesi, che domani saranno a Roma in Piazza del Popolo in occasione dello sciopero nazionale indetto dalle Confederazioni. 

“Siamo davanti ad una manovra che impoverisce le lavoratrici e i lavoratori, taglia le risorse a scuola e sanità pubblica, peggiora le pensioni, non offre futuro ai giovani, non investe su politiche industriali avanzate e pertanto manca completamente di una visione di paese.  A ciò si aggiunge - proseguono i Segretari - che le scelte effettuate su riqualificazione ed efficienza energetica azzerano ogni politica a favore di immobili più sicuri e sostenibili, finendo per favorire solo le fasce di popolazione più abbienti. Mancano, inoltre, politiche industriali che risolvano le tante crisi che affliggono il Paese, innovino e riconvertano il nostro sistema produttivo, investano in qualità dell’occupazione a partire dal Mezzogiorno.”

Così come gravi sono “i tagli operati con la riscrittura del PNRR e non coperti dalla legge finanziaria, a partire dai 3,5 miliardi tolti alla messa in sicurezza del territorio. Infine è contro i lavoratori il peggioramento della legge Fornero operato dal Governo e la modifica all’ape sociale, con l’effetto di costringere chi svolge lavori usuranti e gravosi come gli edili a stare sulle impalcature 4 anni in più.”

Anche il tema della salute e sicurezza è tra i grandi assenti di questa manovra secondo i sindacati e “per questo – spiegano i due Segretari - abbiamo scelto di stare in piazza a Roma con una grande istallazione dedicata al tema degli infortuni e delle morti sul lavoro, flagello del nostro settore e dramma collettivo su cui siamo impegnati ogni giorno e contro cui da tempo abbiamo avanzato proposte concrete completamente ignorate dal Governo. Con Cgil e Uil sosteniamo l’urgenza di una strategia di prevenzione e protezione fatta di azioni mirate e concrete come l’assunzione di più ispettori e la programmazione di più ispezioni, maggiore formazione di qualità, attuazione della patente a punti, istituzione di una procura speciale, introduzione dell’aggravante di omicidio sul lavoro, divieto di contratti di appalto al massimo ribasso e del subappalto a cascata.”

Appuntamento, dunque, domani in Piazza del Popolo e nelle altre piazze delle regioni del Centro Italia, per poi proseguire con gli scioperi del 20 novembre in Sicilia, il 24 nelle regioni del Nord, il 27 in Sardegna e il 1° Dicembre nelle regioni meridionali.

 

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